Sono passati quasi 50 anni dalla morte di Bruce Lee (e nel 2024 saranno 30 dalla morte di suo figlio Brandon). L’attore e icona delle arti marziali morì improvvisamente il 20 luglio 1973 a Hong Kong. All’epoca alcuni medici provarono a stabilire che la causa della morte fosse legata ad un vistoso edema cerebrale. Tuttavia, una nuova ricerca propone un’ipotesi controversa con alcuni ricercatori che pensano che la morte del celeberrimo artista marziale sia stata causata dal consumo di troppa acqua. Quindi, secondo loro, la morte di Bruce Lee è stata causata dalla sua “incapacità dei reni di espellere l’acqua in eccesso“.
Lo studio, condotto da un gruppo di esperti nefrologi (specialisti del rene) spagnoli, è stato pubblicato sul numero di dicembre 2022 della rivista scientifica: Clinical Kidney Journal. Gli autori affermano che Lee, che aveva 32 anni al momento della morte, possedeva “molteplici fattori di rischio per l’iponatriemia“, ovvero una concentrazione di sodio troppo bassa nel sangue, citando il “consumo cronico di liquidi” dell’attore, l’uso di marijuana (che aumenta la sete) e fattori documentati che potrebbero aver interferito con la funzione del rene: come i farmaci prescritti, l’assunzione di alcol e una storia di lesioni all’organo. Sebbene avesse assunto un farmaco usato per il dolore e l’ansia (meprobamato e aspirina).
“Ipotizziamo che Bruce Lee sia morto a causa di una forma specifica di disfunzione renale: l’incapacità di espellere abbastanza acqua per mantenere l’omeostasi idrica. Questo può portare all’iponatriemia, all’edema cerebrale e alla morte nel giro di poche ore se l’assunzione di acqua in eccesso non è accompagnata dall’escrezione di acqua nelle urine“, così affermano i ricercatori spagnoli, per poi concludere il loro report: “Dato che l’iponatriemia è frequente, come si riscontra fino al 40% delle persone ricoverate in ospedale, e può causare la morte per eccessiva ingestione di acqua anche in persone giovani e sane, è necessario diffondere maggiormente il concetto che l’eccessiva assunzione di acqua può uccidere“.
La natura improvvisa della morte di Lee è stata per anni oggetto di speculazione, con alcuni fans che nel corso del tempo hanno persino ipotizzato che la star fosse stata assassinata (discorso analogo è stato fatto anche per il figlio Brandon). Addirittura un libro del 2018 dal titolo Bruce Lee: A Life aveva ipotizzato che l’attore fosse morto a causa del troppo calore immagazzinato ma lo studio attuale non ha rilevato che in quel fatidico 20 luglio 1973, le temperature ad Hong Kong fossero così alte. Lo studio ha infine ipotizzato che, sebbene non avesse consumato un’enorme quantità di acqua, i suoi reni non fossero potenzialmente in grado di gestire anche quantità normali di liquidi. Inoltre, secondo quanto riferito, l’uomo seguiva una dieta quasi liquida, composta per lo più da succhi di frutta.