Aveva appena 22 anni, Bruce Robinson, quando fece il suo esordio in Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, con il ruolo di Benvolio, ma oggi, 56 anni dopo, l’attore e regista britannico ricorda quell’esperienza con disgusto, a causa dell’aggressione sessuale che si trovò a subire dal regista, sul set della pellicola. Robinson ne ha parlato in una lunga intervista a The Telegraph, in cui ha sottolineato anche che Zeffirelli ha ispirato uno dei personaggi del suo film Shakespeare a colazione, quello di un un uomo gay con atteggiamenti da predatore.
“Per me Zeffirelli era spaventoso” – dice Robinson senza troppi giri di parole – “un vero sadico”. A The Telegraph l’attore e regista ha raccontato che sul set di Romeo e Giulietta Zeffirelli lo raggiunse mentre lui stava facendo la doccia e si offrì di asciugargli i capelli. Subito dopo si ritrovò “la sua lingua in gola. e poi anche peggio”
Robinson ha anche ammesso però che è una situazione che gli è capitata più volte, a prescindere da Zeffirelli: “Quando ero un giovane attore capitava che ricecessi avance da registi omosessuali che si aspettavano che stessi al gioco. Le donne hanno vissuto momenti terribili nell’industria, fino a quando il movimento MeToo non ha messo le briglie a questo fenomeno”
Nove anni dopo Romeo e Giulietta, Bruce Robinson firmerà il suo primo film da regista, Shakespeare a colazione, film autobiografico su due giovani attori che vivono in un appartamento fatiscente, tra grandi difficoltà economiche, in attesa di un’occasione che possa rappresentare un trampolino di lancio. Uno dei personaggi, quello di Monty (interpretato da Richard Griffiths) che è lo zio gay di uno dei due ragazzi, viscido e predatore, fu è ispirato proprio a Zeffirelli.
Non è la prima volta che Zeffirelli, scomparso nel 2019, viene riceve accuse di questo genere. Nel 2018 l’attore Johnathon Schaech disse a People che il regista aveva tentato degli approcci sessuali sul set di Storia di una capinera, nel 1993, ma il figlio adottivo di Zeffirelli respinse le accuse rinfacciando a Schaech di non aver accettato il fatto di essere stato doppiato, per quel film, a causa di un problema alla gola, e di essersi vendicato con delle calunnie.
Di recente invece, i due protagonisti di Romeo e Giulietta, Olivia Hussey e Leonard Whiting, hanno fatto causa alla Warner per la scena di nudo in camera da letto, sostenendo che avevano rispettivamente 15 e 16 anni e di essere rimasti “traumatizzati”. Anche in quell’occasione la replica del figlio di Zeffirelli non tardò ad arrivare: “È imbarazzante che oggi, 55 anni dopo le riprese, due anziani attori che devono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare che hanno subito un abuso che ha causato loro anni di ansietà e sconforto emotivo”