Bruno Arena è morto oggi, mercoledì 28 settembre, all’età di 65 anni. Ripercorriamo la vita del comico dei Fichi d’India, dall’incidente del 1984, sulle cui conseguenze “estetiche” lui stesso si divertiva a fare battute, fino all’ictus sul palco di Zelig, intorno al quale sono però circolate diverse fake news.
Bruno Arena è stato un comico molto amato da tutti coloro che, soprattutto negli anni Duemila, hanno trascorso ore spensierate a vedere show come Zelig e Colorado. Quando forse ridere era più semplice rispetto ad ora, i Fichi d’India portavano sui maggiori palchi italiani una comicità tanto semplice quanto efficace, capace di intrattenere spettatori di tutte le età e dare vita a veri e propri tormentoni, tra cui “Tichi Tic” e “Amici ahrarara“.
Tanti successi professionali, dunque, per Bruno Arena. Dal punto di vista del fisico e della salute, però, la vita non è stata altrettanto benevola con lui. Nel 1984, ad esempio, l’attore lombardo ha fatto i conti con un incidente automobilistico molto grave, che lo ha costretto a sottoporsi a numeri interventi chirurgici. L’incidente gli ha provocato l’evidente cicatrice sulla testa ma anche la perdita parziale della vista da un occhio: “effetti estetici” su cui lui stesso si divertiva spesso a fare battute, proprio per far capire quanto fosse grato di essere ancora vivo e di poter trascorrere la sua vita al fianco della moglie Rosy e dei loro due figli, Lorenzo e Gianluca, indipendentemente dalle cicatrici che, anzi, probabilmente gli ricordavano quanto fosse stato fortunato a sopravvivere anni prima.
Il lato più infame della vita, però, è tornato a mostrarsi nel gennaio 2013, quando cioè Bruno Arena è rimasto vittima di un ictus che, però, non lo ha colpito in diretta, come riportato successivamente tramite delle vere e proprie fake news. In quel tragico momento, infatti, Bruno Arena si trovava sul palco di Zelig, dove stata registrando una nuova puntata dello show, pochi giorni dopo il suo 56esimo compleanno. La rottura di un aneurisma gli ha causato un’emorragia cerebrale: operato d’urgenza al San Raffaele di Milano, è entrato in coma e ne è uscito soltanto all’inizio del mese di marzo, quando era stato già trasportato in un centro di riabilitazione dove, successivamente, ha iniziato un percorso di recupero. Col passare del tempo, la tenacia e l’impegno hanno fatto sì che Bruno Arena riuscisse a recuperare alcune abilità e capacità, seppure abbia avuto sempre, fino all’ultimo, difficoltà nel muoversi in maniera autonoma e a parlare. Le foto condivise negli anni da parenti, amici e colleghi, tra cui Paolo Belli e Max Cavallari, hanno mostrato le sue precarie condizioni fisiche, lasciando intravedere la malinconia dei suoi occhi ma anche la voglia di sorridere sempre, nonostante tutto. Di seguito, l’ultimo post condiviso su Instagram da suo figlio Gianluca:
Visualizza questo post su Instagram