Durante la conferenza stampa di Parthenope al Festival di Cannes, Gary Oldman – che nel film diretto da Paolo Sorrentino interpreta un anziano scrittore americano di nome John Cheever – ha risposto ad alcune domande riguardo al suo personaggio: “Se ci sono delle somiglianze tra me e il signor Cheever? Ho un figliastro (in Italia) che ha 16 anni e sono sicuro che vorrebbe averne 18 o 21 anni. Quando sei giovane, desideri sempre che il tempo passi più velocemente per essere più grande,” ha detto Oldman. “C’è un detto, che abbiamo un piede nel passato, un piede nel futuro e stiamo pisciando sul presente. Non viviamo il momento.”
“Entrando in questo ruolo, ci sono cose che ho capito istintivamente. Quando Paolo mi ha detto: ‘Voglio che interpreti il poeta triste, malinconico e ubriaco’, ho risposto: ‘In un certo senso so cos’è’“, ha detto l’attore. Oldman ha anche accennato alla sua esperienza di giovane attore nel settore. “Mi sento più a mio agio ora di quanto non lo fossi quando ero più giovane…C’era caos, dolore e un sacco di drammi nella mia vita. Non è un segreto che bevevo e ho appena festeggiato 20 anni di sobrietà” ha detto tra gli applausi del pubblico.
Anche Celeste Dalla Porta, che in Parthenope (di cui trovate la nostra recensione) interpreta l’accattivante e malinconica protagonista, ha voluto esprimere la propria opinione riguardo al tema dell’età: “Durante il percorso che ho fatto nella realizzazione e questo film, è stato come se abbia dovuto liberami di una parte più giovane di me, quella spensierata, ed entrare nel mondo degli adulti e concentrarmi su ciò che voglio fare nella vita.” Le ha infine fatto seguito Oldman, dichiarando: “Io, con 50 anni di esperienza, sono un veterano con esperienza e età, e Celeste è una giovane attrice la cui vita cambierà dopo questo film, e c’è un’innocenza e una purezza che andranno perse per sempre.“