Andrea Piazzolla, nato nel 1987, è stato il factotum di Gina Lollobrigida, che nel 2023, 10 mesi dopo la morte dell’attrice, è stato condannato a tre anni per circonvenzione di incapace e di aver sottratto beni all’attrice tra il 2013 e il 2018. L’uomo ha una compagna, Adriana, e una figlia che ha chiamato Gina. A Domenica In ha detto che non ha un lavoro e non ha un conto corrente. Scopriamo chi è l’uomo, che secondo l’accusa, nel corso degli anni avrebbe truffato l’attrice cercando di vendere oltre 350 beni di sua proprietà e allontanandola dai suoi familiari.
Piazzola ha conosciuto Gina Lollobrigida nel 2009 al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Gina lo prese a lavorare con lei, prima come factotum e poi come amministratore della società “Vissi d’Arte”, che gestisce il patrimonio dell’attrice, Di lui si sa che nel nel 2015 è andato a vivere a casa di Gina insieme alla fidanzata Adriana. I due, nel maggio del 2020, hanno avuto una figlia, che, ovviamente hanno chiamato Gina, in onore della loro benefattrice.
Andrea Piazzola è finito sotto processo, quando si scoprì che sul conto della diva c’erano appena 117 euro. Al suo fianco, come imputato, c’è il ristoratore Antonio Salvi. L’uomo avrebbe fatto da intermediario tra Piazzolla e una casa d’aste per la vendita di poco più di 350 beni di proprietà della Lollobrigida, tra cui gioielli, opere d’arte e persino di automobili di lusso. Il valore ammonterebbe a 130mila euro. Oltre a questa somma, Piazzolla, tra il 2013 e il 2018, secondo i giudici, avrebbe fatto sparire dalle casse di Gina Lollobrigida contanti e beni per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
Il figlio dell’attrice, Milko Skofic, dirà poi che Piazzolla gli impediva di vedere sua madre e che lui non poté far altro che chiedere alle autorità giudiziarie un tutore di sostegno, per mettere un freno alla sua gestione del patrimonio di Gina. Patrimonio che tra beni di proprietà, gioielli, auto, liquidità ammontava a circa 12mila euro e del quale alla fine non è rimasto nulla tanto che, spiega il Corriere, gli ultimi tempi l’attrice non aveva non aveva neanche i soldi per pagarsi il dentista.
Dopo la morte della Lollobrigida, in vista dell’apertura del testamento, Piazzolla disse al Corriere della Sera: “Io lo dico da subito, non voglio che ci siano equivoci. Non so quale sia stata la volontà di Gina, ma se ci sarà qualcosa per me sarà solo per completare i suoi desideri che non è riuscita a fare nella vita. Io non voglio niente, tutto ha perso valore adesso. Senza Gina, il resto non ha più importanza. Che si risparmiassero stupide battaglie, per me sarà solo completare la sua volontà“.
A dispetto dei suoi desideri però, nel novembre 2023, Piazzolla è stato condannato a tre anni per circonvenzione di incapace e 450mila euro di provvisionale ai familiari della Lollobrigida, ma sulle pagine dei quotidiani continua a difendersi strenuamente, anche dalle dichiarazioni del figlio dell’attrice. A Repubblica, Piazzolla ha dichiarato:
“Avevo naturalmente messo in conto un esito sfavorevole, ma in tutta sincerità ho sperato fino all’ultimo che venisse ristabilita la verità. Sono profondamente addolorato e molto deluso. Non mi arrenderò mai soprattutto dinanzi a quella che ritengo una decisione sbagliata ingiusta”.