Francesco Oppini, nato a Torino il 6 aprile del 1982, è l’unico figlio di Alba Parietti ed è un imprenditore, nel settore delle automobili, ma è anche un personaggio televisivo che ha partecipato a diversi reality. Suo padre è l’attore Franco Oppini. Francesco è tifoso della Juventus. Oggi è fidanzato con Francesca Viverit, ma la vita sentimentale di Oppini è stata segnata dalla morte della sua fidanzata, Luana, a causa di un incidente, nel 2006. A Luana, Francesco ha dedicato il suo primo tatuaggio.
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Francesco ha iniziato a lavorare giovanissimo come rivenditore di autovetture in una nota concessionaria di Milano, fino a quando con grande esperienza e voglia di fare si è aperto un’azienda tutta sua. Nel 2004 ha debuttato nel mondo dello spettacolo anche se non è mai stato ossessionato dalla notorietà. Il suo primo lavoro in tv è la partecipazione al reality show La Fattoria. Oltre a fare il rivenditore di automobili ha iniziato anche a occuparsi di calcio sia in radio che sui giornali per questo ormai da anni è volto fisso come telecronista delle partite della Juventus, di cui è tifoso come la madre e il padre, durante il programma Diretta Stadio che va in onda su 7 Gold. In passato Francesco ha rifiutato l’opportunità di partecipare al reality Temptation Island Vip ma ha preso parte al Grande Fratello Vip nel 2020. Oppini è stato anche nel cast di Tiki Taka.
“Francesco quando è nato sembrava una banana! Aveva la testa a banana con un ciuffo… Era di una bruttezza rara, era talmente brutto che sai in genere quando nascono i bambini tutti i parenti arrivano e vogliono assolutamente assomigliargli. Lì si guardavano in cagnesco, guardavano il bambino e facevano: ‘No ma vedrai che poi migliora’”
Nel 2006 Francesco Oppini, figlio di Alba Parietti, è stato colpito da una grande tragedia quella della morte della sua ragazza, Luana, in un incidente stradale all’età di 25 anni. A tale proposito, Alba Parietti ha raccontato: “Francesco aveva conosciuto una ragazza bellissima, dolcissima, con tutte le qualità del mondo. Erano innamorati e felici. Una sera la salutai come sempre ‘ciao Luana’, ma poche ore dopo mi svegliai vedendo il telefono lampeggiare. Per istinto, corsi in camera di mio figlio: lo vidi piegato dal dolore che sbatteva la testa contro il muro. Luana era morta in un incidente stradale. Da lì è partito un calvario durato oltre un anno”.
“Francesco aveva momenti di rabbia bestiali e lì c’ero sempre io, la madre ingombrante, che provava a spronarlo, senza sapere cosa fosse più giusto fare perché non c’è alcuna risposta a quel dolore se non il tempo che, lentamente, passa”