Noya Dan è una ragazzina israeliana di 12 anni presa in ostaggio da Hamas: fan di Harry potter, J.K. Rowling le ha dedicato un tweet. Noya è affetta da autismo ed è ora tenuta in ostaggio dai terroristi a Gaza. La scrittrice ha condiviso una sua foto in cui è vestita a tema Harry Potter. “Per ovvie ragioni, questa foto mi ha colpito molto“, afferma l’autrice, aggiungendo che il rapimento di bambini è “spregevole e del tutto ingiustificabile” ed esprimendo la speranza che tutti i prigionieri di Gaza vengano liberati.
Kidnapping children is despicable and wholly unjustifiable. For obvious reasons, this picture has hit home with me. May Noya and all hostages taken by Hamas be returned soon, safely, to their families. https://t.co/YIbf3egib4
— J.K. Rowling (@jk_rowling) October 16, 2023
Noya è stata tragicamente rapita da Hamas insieme a sua nonna Carmela, 80 anni, il 7 ottobre e sua madre, Galit Dan, 53 anni, ritiene che siano state portate a Gaza insieme ad altri 200 ostaggi. Nella foto postata ieri da JK Rowling, si vede Noya indossare una cravatta da Grifondoro e abiti che ricordano l’uniforme scolastica di Hogwarts. La ragazzina teneva in mano anche una copia in ebraico di Harry Potter e il Principe Mezzosangue e una bacchetta.
Israele aveva precedentemente postato la foto di Noya su X domenica, dicendo: “Questa bellissima bambina di 12 anni con autismo è stata rapita dalla sua casa dai terroristi di Hamas ed è stata portata a Gaza. Noya è sensibile, gentile, divertente e una grande fan di Harry Potter”. Anche l’account X ufficiale dello Stato di Israele ha esortato JK Rowling a condividere la storia di Noya nella speranza di “riportarla a casa“.
La settimana scorsa, la madre di Noya aveva condiviso la straziante ultima conversazione avuta con la figlia dodicenne prima del rapimento. La signora Dan era a cinque miglia di distanza, nascosta in una panic room, quando Noya le ha inviato un messaggio vocale: “Mamma, ho paura. Ci sono persone in casa, aiutami“. Noya si è nascosta nell’oscurità a casa di sua nonna Carmela, mandandosi messaggi in silenzio mentre le esplosioni scoppiavano intorno al kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre.
Sono scomparse dopo che Noya ha inviato un messaggio di panico e si ritiene che siano state riportate nella Striscia di Gaza da uomini armati di Hamas, tra gli almeno 199 ostaggi. La madre di Noya è riuscita a mettersi in salvo con il marito – patrigno di Noya – e l’altra figlia Tomal, 9 anni, nella loro casa nell’insediamento di Kibbutz Kissufim. Dopo 22 ore, la famiglia è stata evacuata in un hotel del Mar Morto. La settimana scorsa la signora Dan ha dichiarato al The Sun: “Il dolore è indescrivibile. La mia bambina è andata a dormire con la nonna e ci ha messo in difficoltà mentre questi animali venivano a prenderli“.