Samuele Carrino, nato il 25 novembre 2009 a Gallipoli, in provincia di Lecce, è un giovane attore, protagonista del film Il ragazzo dai pantaloni rosa. Quando la sua carriera ha iniziato a spiccare il volo, Carrino si è trasferito a Roma con i suoi genitori, Mina e Silvio, per perseguire la carriera di attore, suo sogno fin da quando andava all’asilo. A soli 9 anni ha fatto il suo debutto teatrale in Salvo D’Acquisto; successivamente, ha recitato in opere come Medea (2019) e Lacrime di vita (2020). Il suo sogno è quello di vivere a New York e continuare a recitare. Ha una sorella che si chiama Silvia. Ha un profilo Instagram, che è co-gestito con sua mamma, ma ai social preferisce giocare a calcio con gli amici o andare a pesca con suo zio. Pratica molti generi di danza, dalla hip pop alla contemporanea, ma anche boxe. Ha un cane, Coco, un meticcio adottato in un rifugio.
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Molto seguito dai suoi genitori, Mina Greco e Silvio Carrino, anche in ambito artistico, Samuele ha fatto il suo esordio sul grande schermo nel 2020 con L’amore non si sa, dove ha interpretato il ruolo di Marcolino. Da allora, Carrino ha partecipato a diversi film, tra cui Spaccapietre (2020) insieme a Salvatore Esposito, Il maledetto (2021) diretto da Giulio Base e il recente Il ragazzo dai pantaloni rosa (2024), presentato alla Festa del Cinema di Roma e apprezzato per la sensibilità con cui affronta temi delicati come il bullismo e il suicidio giovanile. Il film è infatti tratto dalla toccante storia vera di Andrea Spezzacatena, un ragazzo vittima di bullismo, spinto al suicidio nel novembre 2012 a causa di insulti e offese subite per aver indossato un paio di pantaloni rosa.
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In ambito televisivo, Samuele Carrino ha recitato in varie serie, tra cui Liberi di scegliere (2019), Gli orologi del diavolo (2020), Il maresciallo Fenoglio (2023) e Stoccata vincente (2023). La sua famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera, supportandolo sin dagli inizi: sua madre, Mina, è stata la sua prima sostenitrice e lo accompagna sempre, insieme al resto della famiglia, nelle varie fasi della sua vita professionale.
A The Worn ha raccontato che il suo primo ruolo non ufficiale fu ad appena un mese di vita, quando interpretò Gesù bambino in un presepe vivente. Negli anni a seguire è stato iscritto ad un’agenzia di moda e poi ha fatto il suo esordio casuale in Liberi di scegliere, quando sua mamma inviò il suo provino all’ultimo minuto.
Secondo Samuele, quella de Il ragazzo dai pantaloni rosa è una storia “necessaria” per sensibilizzare il pubblico, soprattutto i giovani, e ritiene che il film voglia parlare sia ai bulli, per far comprendere l’impatto devastante delle parole, sia alle vittime, per dar loro la forza di reagire. A tal proposito, nel corso di un’intervista con Il Corriere del Mezzogiorno, ha dichiarato:
“In un Paese libero come il nostro, ciascuno deve essere libero di vestirsi, parlare, amare e agire come vuole, specie se non intacca i diritti degli altri. E invece, per assurdo in questa storia hanno intaccato il diritto alla vita di un mio coetaneo. Frequento il secondo liceo e, dopo il film, anche con i miei amici di classe si parla più spesso di omosessualità, di vita, di desiderio di essere felici”.
Nel corso di un’ospitata a Verissimo con Silvia Toffanin, il protagonista ha raccontato che, durante la lavorazione del film, ha avuto modo di conoscere Teresa Manes, la madre di Andrea – interpretata da Claudia Pandolfi nel film – con la quale ha condiviso un commovente abbraccio e che ha anche contribuito alla sceneggiatura del film di Margherita Ferri. Sempre nella stessa intervista a Il Corriere, il giovane interprete lo ha definito il miglior momento sul set:
“Non potrò dimenticare il giorno in cui, per la prima volta, indossavo i pantaloni rosa e ho incontrato la vera mamma di Andrea. L’ho salutata e mi si sono inceppate le parole di saluto in gola. Poi ho chiesto di incontrarla e ci siamo abbracciati. Mi ha detto suo figlio era molto solare. Mi ha detto che io glielo ricordo molto”.
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Inoltre, ha raccontato del legame nato con la regista Margherita Ferri e l’attrice Claudia Pandolfi, cui si è affezionato profondamente durante le riprese del film:
“Margherita è di una delicatezza enorme, la trovo una persona interessante. Claudia, invece, La trovo molto simile a me, abbiamo un carattere uguale, due pazzi”.
Il film Il ragazzo dai pantaloni rosa, presentato in anteprima nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma, sarà al cinema da domani 7 novembre. Di seguito, la sinossi ufficiale:
“Andrea Spezzacatena aveva 15 anni quando decise di togliersi la vita. Un ragazzo apparentemente solare, aveva ottimi voti a scuola e un ottimo rapporto coi genitori. Il suo gesto fu quindi totalmente inaspettato e rimase senza spiegazione finché sua madre dopo la sua morte è entrata nel suo profilo Facebook e ha ricostruito l’inferno che suo figlio stava passando tra atti di bullismo a scuola.i”.