Maria Sestina Arcuri, nata nel 1993 a Nocara, in provincia di Cosenza, era una giovane parrucchiera che si era trasferita a Roma con il sogno di specializzarsi nel suo lavoro. Nell’autunno del 2018 si fidanza con Andrea Landolfi Cudia, di 30 anni, OSS e pugile, separato e con un figlio. La loro relazione, che mostra dei risvolti problematici sin dall’inizio, approda ad un brusco epilogo la sera del 4 febbraio 2019, quando Landolfi uccide Maria Sestina gettandola dalle scale, mentre si trovava in casa di sua nonna, a Ronciglione. La ragazza arriva in ospedale a Viterbo che è già in coma e muore il giorno seguente, dopo un intervento chirurgico. I genitori della ragazza, Caterina Acciardi e Nicola Arcuri, hanno deciso di donare i suoi organi. Maria Sestina aveva anche due fratelli, William e Domenico.
Maria Sestina lavorava in un salone di Jean Louis David nel Quartiere Africano, a Roma, e viene descritta dai colleghi come una ragazza solare e dolce, ma soprattutto una ragazza ambiziosa e appassionata del suo lavoro, tanto che stava per essere promossa a responsabile del salone. Tuttavia, subito dopo l’inizio della sua relazione con Landolfi, nel’autunno del 2018, inizia ad inanellare numerose assenze ingiustificate sul lavoro, per poi licenziarsi. Come scrive Fanpage, il suo datore di lavoro, Roberto Mazzini, era rimasto interdetto da questo cambiamento. Spiega che stava pensando di affidarle un ruolo di responsabilità perché aveva dimostrato di essere una ragazza intraprendente e valida. Avevano anche partecipato a dei corsi di formazione insieme. Ma ad un certo punto le cose erano cambiate.
“Maria Sestina mi aveva presentato il suo ragazzo, poi lui si è allontanato e noi abbiamo parlato di lavoro. Mi ha detto che voleva fare un part time, e le ho risposto che non mi interessava promuovere una dipendente come responsabile con un orario part time. Le ho chiesto cosa voleva fare, se le interessava emergere oppure no, perché le sue assenze non erano più giustificabili. Lei mi ha risposto “Sì, ok ritorno”. Ma così non è stato: mi ha mandato un sms “ci ho ripensato, non possiamo continuare un rapporto lavorativo”
Poche settimane dopo aver conosciuto Landolfi, Maria Sistina va a convivere con lui a partire da novembre. Una decisione che i suoi non approvano pienamente. Su Facebook lei condivide foto in cui è insieme a Landolfi. Da fuori sembrano una coppia come tante, con lei innamoratissima, ma la realtà è diversa. La relazione con Landolfi si rivela ben presto problematica e il mese successivo lei manifesta apertamente ai suoi familiari l’intenzione di volerlo lasciare.
Come riporta TusciaWeb, anche i familiari di Maria Sestina si accorgono che la ragazza è cambiata. Le telefonate non sono più le stesse, e sulle loro chiacchierate incombe l’ombra del fidanzato.
“Ci sentivamo più volte durante il giorno, c’era grande confidenza tra noi, ci raccontavamo le cose in dialetto. Poi quando è arrivato lui, che era sempre con lei, si parlava solo di cose generiche e sempre e solo in italiano, come per non escluderlo dalle conversazioni. Sestina si era fatta sbrigativa e non si interessava più alle cose della famiglia, come aveva sempre fatto”.
Le testimonianze più sconcertanti arrivano da William, il fratello di Sestina, il quale durante le vacanze di Natale in Calabria, si è reso conto che Landolfi era un soggetto problematico, spaccone, che beveva, facile a scenate e scoppi d’ira. In particolare William riporta di scenate davanti agli amici storici di Maria Sestina e di un palese tentativo di approccio con una sua amica, allo scopo di farla ingelosire.
“La sera del 28 dicembre, mentre litigava con Sestina, per scendere dalla macchina mi ha tirato il freno a mano. Mi sono spaventato, così gli ho fatto una ramanzina e l’ho portato a dormire in un B&B. Poi, tramite il gestore del B&B, Landolfi mi mandò le sue scuse, io dissi che doveva scusarsi con Sestina, al che lui venne a casa, salirono di sopra mezz’ora e quando sono scesi era come se nulla fosse, avevano fatto pace”.
Anche la madre di Sestina, Caterina, descrive la figlia come una ragazza “piena di progetti, guardava sempre lontano, era lei a dare consigli a me, era responsabile, sempre interessata alla sua famiglia”, ma sottolinea che la ragazza era plagiata dal fidanzato. Solo in seguito, dopo l’incidente, si scoprirà che quella con Maria Sestina non era la prima relazione violenta, per Landolfi.
Al programma Chi l’ha visto?, come riporta TusciaWeb, una ex fidanzata di Landolfi, racconterà che la loro relazione fu segnata da botte, risse in pubblico e ricoveri in ospedale. Un altro testimone, intervitato da Quarto Grado, riporta – come scrive TgCom – di comportamenti violenti da parte di Landolfi, con una dichiarazione inquietante:
“La caduta dalle scale è un fatto che si ripete, avvenne già con l’ex compagna. Sempre la stessa identica scena: tutte e due che cascano dalle scale, uno che si fa male e l’altro no. E guarda caso quello che non si fa mai male è sempre Andrea”.
Il 3 febbraio 2019 la coppia si trova a Ronciglione, nella villetta della nonna di Landolfi, Mirella Iezzi, una quadrifamiliare su due piani situata a Via Papirio Serangeli. I due trascorrono la serata in un pub, insieme al figlio di lui, ma litigano. Quando lui esce a fumare, Sestina spiega ad un loro conoscente che non vuole tornare a casa con Andrea, ma preferirebbe andarsene in albergo. C’è anche un video, condiviso da Chi l’ha visto, in cui i due discutono per strada, dopo essere usciti dal pub. Lei indietreggia, come se volesse allontanarsi dal fidanzato. Lui riesce a convincerla a tornare alla villetta, ma al loro rientro, in tarda serata, lei precipita dalle scale.
Andrea Landolfi racconta che è stato un incidente e che lui e Sestina si stavano scambiando delle effusioni sulle scale, quando lei è caduta e ha tentato di aggrapparsi alla sua felpa trascinando anche lui. La nonna e il figlio di Landolfi hanno assistito all’incidente, ma mentre lei difende il nipote (e sarà anche indagata per questo) il bambino si rivelerà prezioso nel ricostruire l’accaduto. Come scrive il Giornale, con l’aiuto di psicologi e mimando la scena con un peluche il piccolo conferma la ricostruzione dell’autopsia, cioè che la ragazza è stata presa di peso e gettata oltre il parapetto delle scale. Come riporta Tusciaweb, l’avvocato degli Arcuri ha dichiarato:
“La consulenza esclude un rotolamento dalle scale e quel tipo di lesioni possono essere state provocate esclusivamente cadendo da un’altezza importante senza difese. Delle due l’una, o Maria Sestina si è buttata di sotto, e questo è escluso, oppure qualcuno l’ha buttata di sotto”
Subito dopo la caduta, Maria Sestina sta male, vomita e le esce sangue dall’orecchio, ma sarà portata in ospedale solo all’alba, quando era già in coma. I medici tentano un intervento alla testa, ma invano. Maria Sistina muore nel giro di poche ore. La madre di Sestina racconterà quei momenti drammatici in aula, spiegando che inizialmente aveva creduto ad Andrea.
“Fino a quel momento avevo creduto alla sua versione, cioè “Eravamo abbracciati sulle scale, stavamo giocando, siamo scivolati e rotolati insieme quando lei mi ha preso per la felpa”. Non mi rendevo conto, non capivo. Lui mi ha telefonato alle 9 e siamo arrivati a Viterbo verso le 16,30. Durante il viaggio gli ho chiesto perché l’aveva portata in ospedale alle 6, se era caduta alle 2. Quando mi ha risposto che lei aveva voluto andare a dormire, gli ho anche chiesto che non sapesse che non si deve mai far dormire chi ha sbattuto la testa”
Dopo un lungo iter giudiziario, Andrea Landolfi viene condannato a 20 di carcere. La madre di Maria Sestina Arcuri commenta la sentenza in un’intervista a Repubblica:
“Non sono per niente d’accordo con la pena, ma se mi guardo indietro e torno con la mente alla sentenza di assoluzione arrivata in primo grado, allora devo accettarla mio malgrado. Non c’è sentenza, non c’è pena per quello che ha fatto, ma la decisione ha messo nero su bianco una cosa che già sapevamo: mia figlia è stata uccisa.”