L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni è intervenuta sulla storia di Carlo Mattia, il neonato morto soffocato a tre giorni all’ospedale Pertini di Roma. La madre del piccolo si era addormentata mentre stava allattando il bambino e lo avrebbe soffocato col suo corpo. Anche l’influencer ha svelato di aver vissuto un momento di difficoltà quando ha partorito il suo primo figlio, Leone.
Su Instagram Chiara svela: “Mi ricordo quando ho partorito Leone dopo un’induzione di ventiquattro ore e quando mi è stato lasciato al seno per l’allattamento. Ho rischiato in primis di addormentarmi diverse volte. Ci vuole supporto e aiuto”. La riflessione della Ferragni si sofferma poi sul mondo femminile: “Le donne vengono sempre lasciate da sole e questo è un problema davvero grande”.
Il racconto dell’imprenditrice, sposata con Fedez, si sofferma sull’episodio di Roma: “Ci vuole supporto e aiuto, siamo donne e mamma, non dei supereroi”. Il tutto arriva a commento dell’articolo del Corriere della Sera dove leggiamo anche le parole del padre del bambino: “La mia compagna dopo 17 ore di travaglio era sfinita. Aveva chiesto di tenere il piccolo al nido, ma le hanno risposto di no“. Condivide poi un articolo da TheVision.com specificando: “Invece di spingere le madri verso standard irrealistici e colpevolizzarle se sono stanche. È ora di ascoltarne volontà e bisogni, anche in ospedale”.
Chiara Ferragni scende in campo, ancora una volta, per dare un segnale di sostegno al mondo femminile, sfruttando la sua ampia cassa di risonanza mediatica. E la speranza è che da queste sue parole possa finalmente arrivare una svolta per argomenti molto delicati come questo.