Claudio Cecchetto ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera toccando molti argomenti interessanti tra cui le carriere di Sandy Marton e Jovanotti. Di Fiorello poi svela la vera natura, quella da intrattenitore anche nella vita di tutti i giorni.
Su Rosario il disc jockey sottolinea: “Il Fiorello privato è come quello pubblico. Non è un comico che interpreta un personaggio, ma la sua vera natura è quella da intrattenitore. Vuole che chi si trova davanti a lui si diverta e stia bene, che ci sia una persona o ce ne siano cento. È un animatore continuo, non c’è differenza quando è sul palco o giù da questo. La mia previsione era che da animatore di villaggi sarebbe diventato animatore del villaggio Italia”.
Su Sandy Marton poi Cecchetto svela: “Era un vagabondo, un cittadino del mondo, la sua ultima meta era stata Ibiza. Ne avevo sentito parlare tanto, ma non sapevo dove fosse e ho pensato che molti italiani lo immaginassero come un Eden, un paradiso. L’idea era fargli cantare una canzone su Ibiza così tanti avrebbero immaginato che nell’isola fossero tutti come lui. Non era così, ma funzionò”.
Poi Claudio Cecchetto passa a parlare anche di Jovanotti e Gerry Scotti: “Tutti vedevano come era Lorenzo, io come sarebbe stato. Ricordo il primo incontro. Partecipava a una gara musicale e si trovò contro i Tutu, un gruppo che avevo proposto io, perse ma io gli feci una telefonata. Gerry Scotti? Voleva andarsene da Milano. Lo fermai sulla scaletta di un aereo mentre stava partendo per l’America”.