Dopo una giornata di accuse, intorno alle due del mattino, arriva la risposta di Morgan su Santangelica, la cantante con la quale ha avuto una breve relazione sfociata in episodi di stalking, minacce e revenge porn. Il cantautore ha indicato ai suoi followers una divisione dal sapore biblico attraverso la quale ha stabilito che i mostri possono stare con i mostri, le persone civili e gli angeli possono stare dalla sua parte. Di seguito la dichiarazione completa:
“Bestie, violenti e misantropi, untori e boia, stiano dalla parte di starfuckers e mafiosi. Esseri umani, persone civili, non violenti, persone dotate di anima, stiano con me. Nessuna guerra ai mostri però, mi raccomando. I mostri hanno un disositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla.”
“Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io, vi piacerei. Io non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri. Gli angeli stiano con me, la poesia, la musica, la gentilezza, la parola, la comprensione, la pazienza, l’impegno, la realtà, la meraviglia. I mostri stiano con loro, la bramosia, la distruzione, l’odio, la vendetta, la mutilazione, la menzogna, il tradimento, il ricatto.
A voi la scelta.”
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Il post di Morgan arriva dopo che Calcutta, attuale fidanzato di Angelica Schiatti, aveva annunciato l’interruzione del suo contratto con Warner Music dopo che l’etichetta aveva annunciato una collaborazione con Morgan. Il boicottaggio di Calcutta arriva a quattro anni di distanza dalla prima denuncia di Schiatti nei confronti di Morgan – qui abbiamo ricostruito tutta la storia di stalking – e a poche settimane dal processo che vedrà Morgan difendersi dalle accuse di stalking e diffamazione nei confronti di Schiatti.
Il boicottaggio di Warner Music da parte di Calcutta ha ricevuto il sostegno di alcuni artisti, tra cui Levante, Emma Marrone e Tommaso Paradiso. L’ex frontman dei The Giornalisti ha sottolineato anche la scelta inopportuna, da parte della Rai, di affidare un programma televisivo del palinsesto autunnale a Morgan, su Rai 3. La Rai però ha già messo le mani avanti spiegando che non c’era nessun contratto con Marco Castoldi, ma solo l’idea di un programma, che non era stato neanche definito bene.