Courtney Love è tornata a parlare della famosa querelle con Brad Pitt e Gus Van Sant, di come l’attore cercò di convincerla a fare un film sul suo compianto marito Kurt Cobain. Su Instagram si lascia andare a una confessione mai fatta prima.
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La nota attrice e cantautrice specifica: “Questa è una storia che non racconterò mai perché Brad Pitt si è spinto troppo oltre. Non mi piace il modo in cui fa affari o esercita il suo potere e questo è un dato di fatto. Tutto iniziò durante la produzione di Fight Club. Non sono qui 22 anni dopo per lamentarmi di aver perso una parte in un film. Nel podcast racconto il giorno in cui Pitt e Gus Van Sant hanno cercato di ricattarmi per il mio ruolo, per i diritti di un film su Kurt. Persi la testa e alle 19.00 ero stata fatta fuori da Fight Club. Questo è sempre stato un segreto che avevo mantenuto. Brad poi ha continuato a perseguitarmi per un film su Kurt”.
Quando parla di podcast Courtney Love si riferisce al WTF With Marc Maron dove aveva specificato che era stata scelta per un ruolo che poi sarebbe stato interpretato da Helena Bonham Carter. Ha poi aggiunto che una lite con Pitt e Van Sant la portò al licenziamento dal progetto, proprio perché si rifiutava di vedere Brad nei panni di Cobain. Il regista poi girò nel 2005 Last Days, raccontando gli ultimi giorni del frontman dei Nirvana e a interpretarlo non fu Brad, ma un suo (quasi) omonimo, Michael Pitt.
La Love spiega come Pitt abbia poi insistito nel 2020 per fare un film biografico proprio su Kurt Cobain ricevendo un’altra porta chiusa in faccia. Arrivando poi a specificare: “Il mio amico Cameron Crowe mi ha detto che Brad Pitt è stato messo su questa terra per perseguitarmi con questa storia. È una cosa che va avanti dal 1996″.