Cristina D’Avena, ospite del programma Obbligo e Verità, ha condiviso alcune confessioni molto interessanti sulla sua vita privata e professionale. Tra dolori personali, tradimenti dolorosi e alti e bassi professionali, ha parlato delle sigle che ha amato e odiato, rivelando quale tra quelle da lei cantate sia la sua preferita e quale, invece, la più odiata.
La risposta di D’Avena sulle sigle è stata a metà tra sorpresa e scontatezza. Sul podio delle sigle meno amate svetta Rascal, il mio amico orsetto, un anime poco conosciuto della fine degli anni ’70.
Sul primo gradino delle memorie più liete, naturalmente, c’è Licia, esperienza nata dall’anime Kiss Me Licia e poi traslata in un remake live action made in Mediaset, Love Me Licia, in cui D’Avena debuttò come attrice.
Riguardo a Rascal the Raccoon (sì, il protagonista dell’anime è un procione, non un orsetto), D’Avena ha detto:
“Non mi piaceva per niente, non la cantavo volentieri, e con lei il cartone.”
Quasi unanime, invece, il consenso del tavolo della trasmissione (composto da Balivo, Barale, Facchinetti, Pardo e altri, guidato da Marcuzzi) sulla sigla preferita: il fortunato anime romantico ha lasciato un’impronta fortissima nella carriera della cantante. Anche se, sempre a questa produzione, è legato il suo più grande rimpianto:
“Mi ha dato il là per diventare attrice, mi dispiace non aver continuato.”
Parlando di rimorsi, si passa alla sfera privata. Dopo una tiepida confessione sull’attuale situazione sentimentale (“Sì, sono fidanzata da anni, con un uomo che vive in Italia“), si passa a momenti ben più amari, riferiti a un passato doloroso fatto di tradimenti e fraintendimenti. Sul fronte prettamente sentimentale, come riporta Fanpage, ha dichiarato:
“Ho scoperto un mio ex fidanzato con la mia migliore amica. E questa è una cosa imbarazzantissima che mi ha creato dei problemi. Non posso fare il nome però considera che è imbarazzante anche per me, perché sono un personaggio pubblico, le persone mi conoscono. Quindi mi dicevano: “Ma per caso il tuo fidanzato… l’ho intravisto…”. E io: “Ma state scherzando?’”
Nel passato, anche con le amiche, non è andata meglio. D’Avena ha raccontato:
“Il mio più grande rimorso è che ho ascoltato una persona un po’ pettegola, che mi aveva parlato male di una mia amica, dicendo che non era un’amica fidata, che non mi voleva bene. Io sono una persona pura e che assorbe molto. All’inizio ci ho creduto. Sono andata dalla mia amica e gliene ho dette di tutti i colori. Ma non era vero. Ho perso questa carissima amica a causa di una pettegolona. Ho fatto uno sbaglio.”