Per alcuni si tratta di una semplice battuta, per altri di una vera e propria caduta di stile. Dakota Johnson è stata tra gli ospiti ieri della cena di gala “A Taste of Sundance” (il celebre festival indie creato da Robert Redford) per consegnare al regista italiano Luca Guadagnino – con il quale ha già collaborato due volte – il premio International Icon Award. Durante il suo intervento, l’attrice si è resa protagonista di una battuta sul cannibalismo di Armie Hammer.
“Luca mi ha chiesto di interpretare il ruolo della pesca, ma le agende dei nostri impegni non coincidevano“, ha esordito Dakota Johnson, riferendosi alla possibilità avuta di essere nel cast di Chiamami col tuo nome. “Grazie a Dio, altrimenti sarei stata un’altra delle donne che Armie Hammer ha cercato di mangiare”.
Il riferimento alla pesca è piuttosto esplicito. In una delle scene più scandalose di Chiamami col tuo nome, il giovane Elio – interpretato da Timothée Chalamet – si masturba con una pesca. L’atto di autoerotismo viene scoperto da Oliver, personaggio per l’appunto interpretato da Armie Hammer.
Dakota Johnson, in seguito, ha aggiunto: “Sono passati cinque anni da quando quel film è stato presentato in anteprima qui, e Luca non ha smesso di portarci in luoghi emozionanti”. Poi un’ultima battuta, riferendosi all’ultima opera di Luca Guadagnino, ovvero Bones and All, film che racconta la storia di due giovani amanti che si cibano di carne umana. “Chi avrebbe detto che il cannibalismo fosse così popolare?”.