Durante la conferenza stampa di The Shrouds al Festival di Cannes 2024, il regista David Cronenberg ha soppesato i pro e i contro dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel cinema, affermando che, benché i progressi di tecnologie come la CGI abbiano reso la realizzazione dei film molto più facile, è “piuttosto scioccante vedere cosa si può già fare anche ora con una AI che è ancora agli albori“.
Parlando di Sora, nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI e specializzato nella generazione di brevi video iper-realistici, Cronenberg ha affermato che questo software possiede il potenziale per “trasformare completamente l’atto di scrivere e dirigere“. Ha poi continuato: “Puoi immaginare uno sceneggiatore seduto lì, che scrive il film, e se quella persona riesce a scriverlo in modo abbastanza dettagliato, il film prenderà vita. L’intera idea degli attori e della produzione scomparirà. Questa è la promessa e la minaccia dell’intelligenza artificiale”.
“Accogliamo questa cosa con favore questo? La temiamo? Entrambe le cose. È come la fissione nucleare: è feroce e terrificante ma è anche incredibilmente utile. Allora, cosa facciamo? Non lo so. Non ne ho idea“.
Nel suo nuovo film The Shrouds, presentato in concorso alla kermesse francese, Cronenberg racconta di un importante uomo d’affari che, divenuto inconsolabile dopo la morte della moglie, crea una nuova tecnologia, chiamata GraveTech, che consente ai vivi di monitorare i loro cari defunti nei loro sudari. Nel cast, Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce e Sandrine Holt.