La causa di morte di Dirk Hamer fu una complicazione renale sopraggiunta dopo 19 interventi chirurgici, tra cui l’amputazione di una gamba e l’asportazione di un rene, a cui era stato sottoposto dopo che fu raggiunto da un colpo di fucile, all’arteria femorale destra, mentre si trovava su uno yatch all’Isola di Cavallo, in Corsica. A sparare fu Vittorio Emanuele di Savoia, dalla sua imbarcazione. Come scrisse l’Unità all’epoca, Dirk Hamer morì il 7 dicembre 1978 alle ore 16.55, nel reparto di patologia chirurgica della clinica universitaria di Heidelberg, in Germania.
L’incidente che costò la vita al giovane Hamer, un giovane atletico, sportivo e in salute, avvenne la notte del 18 agosto 1978, intorno alle 3.00, mentre il giovane dormiva in una cuccetta sulla sua imbarcazione. Vittorio Emanuele di Savoia, durante una lite con Nicky Pende, sparò un colpo dal suo fucile e raggiunse Dirk. Birgit Hamer, sorella della vittima, ha ricordato a tuacitymag cosa successe: “Quell’estate eravamo in vacanza in Sardegna e quel giorno fummo invitati per una gita in barca in Corsica, con amici. Eravamo tre barche: quella dov’ero io si chiamava Cocke, quella su cui era Dirk si chiamava Mapagia. All’improvviso ci sorprese un temporale e fummo costretti a pernottare sulle barche, davanti a Cavallo. Verso le tre di mattina sentii delle urla all’esterno della barca. Nicky Pende, che era sul Cocke’ uscì, anche perché si sentiva il sibilo delle bombole. Vittorio Emanuele di Savoia urlava: “Italiani di merda! Vi ammazzo tutti!” Poi sentii uno sparo. Il proiettile colpì mio fratello, che stava dormendo sull’altra barca. Dirk fu colpito all’arteria femorale destra, e tutto il suo sistema sanguigno fu compromesso da quel colpo. Vittorio Emanuele diceva che stava mandando un elicottero per portare mio fratello in ospedale, ma quell’elicottero non arrivò mai. Quando Dirk arrivò in ospedale i medici ci dissero che un quarto d’ora più tardi sarebbe arrivato morto. Da quel momento è iniziata un’agonia lunga 111 giorni e diciannove operazioni.”
“Un anno prima di morire, mio fratello Dirk mi disse: “Fra un anno o sarò famoso o sarò morto”
Al Corriere, Birgit Hamer ha spiegato che secondo lei, quella notte, da parte di Vittorio Emanuele di Savoia c’era la volontà di uccidere gli italiani presenti: Era chiaro l’intento di uccidere gli italiani presenti, lui lo urlava: “Italiani di merda, vi ammazzo tutti”. Era quello che oggi definiremmo un attacco terroristico. Arrivare con un fucile da caccia mentre gli altri dormono. Per fortuna Nicky Pende è riuscito a disarmarlo, buttandolo in acqua, sennò avrebbe potuto esserci una strage: c’era la volontà di uccidere, non di uccidere mio fratello. Una persona normale per un fatto del genere può ricevere un ergastolo e il Savoia invece si vanta di averla fatta franca.”
Dirk Hamer, nato l’11 marzo 1959, era il figlio di due medici e in quel periodo, insieme alla sua famiglia viveva a Roma.