Con La luce nella masseria, Domenico Diele torna alla recitazione, dopo quasi sette anni di forzata inattività, a seguito di un incidente da lui causato nel 2017 e della successiva condanna per omicidio stradale. Diele, che deve ancora finire di scontare la pena e che dal 2022 è in affido ai servizi sociali, ha potuto partecipare al film grazie a un permesso speciale della magistratura.
L’attore, nato a Siena nel 1985, aveva raggiunto una certa fama nel ruolo del poliziotto sieropositivo Luca Pastore in 1992 e 1993, prime due miniserie Sky della trilogia su Tangentopoli; proprio quando la sua carriera sembrava sul punto di decollare, però, il 24 giugno 2017, Diele rimane coinvolto in un incidente stradale sulla Mediterranea, all’altezza di Salerno; l’attore, privo di patente valida e sotto l’effetto di stupefacenti, investe, mentre è alla guida della sua automobile, la 48enne Ilaria Dilillo, che si trova a bordo di uno scooter, uccidendola.
Come scrisse Il Mattino, in quell’occasione Diele ammise di essere dipendente dall’eroina, ma spiegò che la causa dell’incidente era stata una distrazione al cellulare.
“Mi sono distratto con il telefonino. È stato un incidente non un omicidio. Mi inginocchierei davanti al padre di Ilaria. Urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così. Io non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia. Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi. Non me ne sono nemmeno reso conto subito di quello che era successo. Solo quando sono sceso dall’auto ho visto e ho capito”.
Nella stessa occasione, Diele spiegò perché quella sera si trovava alla guida della sua auto quando gli era stata sospesa la patente due volte, nel 2009 e nel 2016, per guida sotto stupefacenti. “È vero anche questo, non avevo il permesso di guidare. Ma l’ho fatto perché mia cugina ci teneva ad avermi al suo matrimonio in Calabria, e l’unico modo per esserci era andare e tornare in macchina nella stessa giornata”. Nel suo portafogli aveva una bustina di cocaina, ma assicurò di non averla utilizzata, quella sera.
Accusato di omicidio stradale, Diele viene sottoposto agli arresti domiciliari fino al 23 dicembre dello stesso anno, in attesa del procedimento penale a suo carico; l’11 giugno 2018 Diele è condannato a 7 anni e 8 mesi, pena successivamente ridotta a 5 anni e 10 mesi dalla Cassazione il 14 ottobre 2020; dal dicembre dello stesso anno, Diele inizia a scontare la sua pena in carcere; del giugno 2022, infine, l’affido in prova ai servizi sociali.
Come scrive Il Mattino, nel 2018, il gup Piero Indinnimeo spiega che Diele si è messo alla guida dell’auto, con la patente ritirata e dopo aver fatto uso di hashish – solo questa è la sostanza che a suo avviso avrebbe rallentato i suoi riflessi – inoltre viaggiava a 157 kmh su un tratto di autostrada sul quale il limite di velocità consentito era di 130 kmh.
Oggi, a volerlo, ne La luce nella masseria, nel ruolo di Vincenzo, pilastro di una famiglia di contadini che si troverà alle prese con una malattia invalidante, è stato il produttore Luca Barbareschi. Così, ai microfoni RAI, Barbareschi ha spiegato la controversa decisione: “Domenico, dopo un periodo di pena, ha avuto il permesso e non c’è stato alcun problema. Io l’ho voluto perché era l’attore giusto per il personaggio. Un interprete straordinario, un uomo che ha sofferto e che è rinato. Sono felice di avergli dato, con la Rai, questa occasione. Ha saputo usare il suo bagaglio di vita, al servizio del ruolo“. Diele, da parte sua, si schernisce: “Sono grato, dal profondo del cuore, di poter lavorare, ma scusate: non posso rispondere alle vostre domande, sulla mia situazione personale“.
La luce nella masseria, diretto da Tiziana Aristarco e Riccardo Donna, vede nel cast oltre a Diele il piccolo Giovanni Limite, Aurora Ruffino, Giusy Frallonardo e Renato Carpentieri.