Henry Thomas, storico interprete del bambino Elliott di E.T. l’extra-terrestre, si apre sulla possibile esistenza degli alieni, esprimendo il suo punto di vista su una questione sulla quale tutti, da sempre, si pongono delle domande. L’attore statunitense ha anche parlato, in generale, del capolavoro di Steven Spielberg, uscito nelle sale esattamente 40 anni fa, quando lui era poco più che decenne.
Quattro decenni fa, E.T. l’extra-terrestre ha fatto il suo debutto nelle sale, diventando rapidamente un fenomeno della cultura pop internazionale. Nel lungo periodo trascorso da allora, parlare di vita aliena e di UFO è stato sempre meno un tabù, ed anche Henry Thomas si è espresso sull’argomento, dicendosi sicuro del fatto che non siamo soli nell’universo. “Credo in un’altra vita là fuori“, ha detto l’attore a Chris Killian di ComicBook, aggiungendo: “Le probabilità che un organismo unicellulare esista da qualche altra parte sono piuttosto alte“.
Nella stessa intervista, Henry Thomas ha poi ammesso di non aver preso niente dal set di E.T. l’extra-terrestre. Anche se, col senno di poi, dice che avrebbe dovuto farlo. All’epoca, però, nessuno si rendeva conto di quanto iconico o importante sarebbe diventato quel film. “No, non ho tenuto nulla, ma avrei dovuto. Faccio fatica a pensare ad un oggetto legato strettamente a me. Non ho mai pensato alla felpa rossa con cappuccio. Non è diventata importante finché il film non è uscito nelle sale“, ha dichiarato l’attore.
Per celebrare il 40° anniversario di E.T. l’extra-terrestre, Universal Pictures Home Entertainment ha rilasciato una versione del film in 4K Ultra HD, Blu-ray e Digital HD. Il pubblico ha così modo di godersi oltre 45 minuti di nuovissime funzionalità bonus, tra cui una retrospettiva del film e della sua eredità duratura, nonché una featurette con Steven Spielberg che, 40 anni dopo, riflette sulla sua carriera e sulla realizzazione di E.T. Questa versione include anche tutte le funzionalità bonus originali, comprese le scene eliminate, la riunione del cast e del regista, una discussione con John Williams sull’iconica musica del film e altro ancora.