Edda Ciano, figlia di Benito Mussolini nel 1946 concesse un’intervista al Corriere della Sera durante il suo confino a Lipari. In quei giorni il rancore verso il padre, che due anni prima aveva fatto fucilare il Conte Galeazzo Ciano, marito di Edda e genero del Duce, era ancora forte. Solo in punto di morte Eddaa riuscì a perdonare Benito Mussolini, colpevole di aver ordinato l’esecuzione del padre dei suoi nipoti.
Edda Mussolini era la figlia del leader fascista italiano Benito Mussolini. Nata nel 1910, ebbe una vita pubblica e privata controversa, spesso associata all’immagine del padre e al regime fascista. Dopo la caduta del regime nel 1943, Edda fu arrestata dalle forze alleate e poi liberata poco tempo dopo. Nel corso degli anni, ha lavorato come scrittrice, pubblicando libri sulla sua vita e sulla storia della sua famiglia. Edda Mussolini è morta nel 1995. Durante il suo confino a Lipari, durato un anno in luogo dei due previsti, grazie all’armistizio di Palmiro Togliatti, concesse un’intervista al Corriere della Sera.
IL 24 aprile 1930, presso la Chiesa di San Giuseppe a via Nomentana a Roma, Edda sposò Gian Galeazzo Ciano. Le nozze, avvenute a Roma, segnano l’avvio dell’ascesa politica del marito come “delfino” di Mussolini. La notte del Gran consiglio del 25 luglio 1943, Ciano votò l’Ordine del giorno di sfiducia a Mussolini, per questo verrà fucilato dallo stesso Duce, suo suocero, quando i tedeschi lo rimisero al potere.
“Mio padre? Un debole, senza carattere. Con me è stato crudele”
Ricordando questi episodi, Edda Mussolini, disse di suo padre Benito Mussolini “L’ho odiato mortalmente. Ma ora il tempo passa e non posso non ricordarmi di lui, di tutta la nostra vita in comune. L’avevo tanto amato e tanto ammirato. L’avevo conosciuto, io sola tra i figli, al tempo della miseria oltre che al tempo della gloria. Se tanti Italiani hanno creduto in lui, potevo non crederci proprio io?”
Riferendosi ancora a Benito Mussolini, Edda Ciano affermò: “Ora capisco che era un debole, senza carattere. E poi aveva qualcosa nell’animo che io non riesco a giudicare. Con me è stato crudele: mi ha promesso due volte solennemente che avrebbe salvato Galeazzo. Invece l’ha fatto uccidere, l’ha fatto uccidere lui. E Galeazzo era innocente. Galeazzo, il 25 luglio, aveva usato un suo diritto legale ed aveva cercato di salvare l’Italia dall’estrema sventura”
Al giornalista che le chiese cosa avesse potuto fare Benito Mussolini contro gli ordini della Germania nazista, Emma rispose “Poteva farsi uccidere piuttosto che firmare la sentenza con cui si uccideva mio marito, il padre dei suoi nipoti. Era un fantoccio in mani tedesche, ma un fantoccio che faceva molto comodo ai padroni. Aveva ancora il suo peso“.
Di quei giorni, la storia racconta dei furiosi scontri tra Edda Ciano e suo padre Benito che non voleva salvare il genero Galeazzo Ciano, ma soprattutto con la madre Rachele, che detestava il genero. Solo 50 anni dopo in punto di morte, Edda dichiarerà di aver perdonato suo padre per non aver potuto o voluto salvare la vita di Galeazzo. Della madre dirà: “Lei ha difeso il suo uomo, io ho difeso il mio“.