Eva Green si è dimostrata molto scossa per gli sviluppi del processo con la White Lantern Ldt. per la produzione del film A Patriot al quale avrebbe dovuto prendere parte. L’attrice si è sentita umiliata per il fatto che i suoi messaggi sono stati letti in tribunale.
L’artista ha chiesto il cachet pattuito con la produzione del film, 1 milione di dollari, dopo che il progetto è naufragato. I membri della produzione hanno accusato però la Green di aver tentato di sabotare il film con l’idea di acquistarne i diritti per produrlo in prima persona successivamente. È per questo che sono stati ascoltati dei messaggi WhatsApp dove Eva definiva i produttori “stronzi, persone infime e tristi” e il lavoro “un film di merda di Serie B”.
La reazione di Eva Green è stata decisamente chiara: “Non mi aspettavo che i miei messaggi venissero letti davanti alla corte. Questo è stato veramente umiliante”. Ora la palla passa al giudice che dovrà capire a quale versione credere.
Eva Green, classe 1980 parigina, sarà sullo schermo quest’anno in I tre moschettieri D’Artagnan diretto da Martin Bourboulon e viene dal successo, a metà, di Nocebo uscito lo scorso anno con dietro la macchina da presa Lorcan Finnegan. Vedremo come l’artista ne uscirà da questa situazione e se potrà continuare tranquillamente la sua carriera o avrà delle ripercussioni.