Fabrizio Frizzi ci ha lasciato ormai da quasi cinque anni, ma il ricordo dell’uomo è ancora vivido nelle menti di molti. Basti pensare a Valeria Favorito che deve la vita al conduttore, pronto a donarle il midollo osseo quando questa aveva 11 anni.
La donna ha parlato ai microfoni di FanPage: “Quando è scomparso nel 2018 se n’è andato via un pezzo del mio cuore, gli sarò per sempre grata”. Quando aveva 11 anni a Valeria fu diagnosticata la leucemia mieloide acuta: “Nonostante i primi cicli di chemioterapia i dottori hanno visto che continuavano a generarsi cellule tumorali. L’unica soluzione di salvezza era il trapianto di midollo osseo ed era urgente trovarlo. Per il mio caso la compatibilità era di uno su centomila”.
La Favorito scende nei dettagli, a quando si scoprì che Fabrizio Frizzi era l’unico donatore componibile: “Ma si continuava a rinviare la data dell’intervento, fino a quando il 21 maggio l’ematologo chiamò l’ospedale di Roma dicendo che avevo pochi giorni di vita. La donazione è stata fatta poco dopo, per la legge della privacy non sapevo nulla tranne che era un uomo di 41 anni e che viveva a Roma. Mi bastava così, sarei stata grata a tutta la vita a quel donatore che per me era diventato un fratello”.
Ma come ha scoperto Valeria Favorito che il donatore era proprio Fabrizio Frizzi? Nel 2003 la legge rendeva anonimi i donatori, ma tramite uno scambio di lettere di ringraziamento riuscì a risalire al conduttore: “Era scritta al computer. La firma era cancellata, mi accorsi che si riusciva a leggere il nome e ho avuto la conferma che era Fabrizio”. Si passa poi al 2006 quando per una Partita del cuore Frizzi si era recato a Verona, nella città della ragazza, che spiega: “Ho girato tutti gli hotel e ristoranti senza riuscire a trovarlo. Sono andata allo stadio per conoscerlo, per un ritardo non sono riuscita a incrociarlo. Finita la gara mi sono avvicinata ai cancelli e mi hanno fatto entrare a bordo campo. Ci siamo salutati e abbracciati, gli ho detto il mio nome e cognome e mi ha riconosciuto. È stato il giorno più bello della mia vita”.