Finn Wolfhard, interprete di Mike in Stranger Things, ha commentato il coming out di Noah Schnapp, dicendosi orgoglioso del collega, che nella serie Netflix interpreta Will, personaggio che nell’ultima stagione ha fatto capire di essere gay e di essere innamorato proprio di Mike.
Le sequenze di Stranger Things 4 che hanno lasciato emergere il sentimento nutrito da parte di Will nei confronti di Mike, sono state sicuramente tra le più emozionanti della stagione. Qualche tempo dopo il rilascio degli episodi su Netflix, Noah Schnapp ha scelto di fare coming out tramite un video pubblicato su TikTok. Adesso, Finn Wolfhard ha ricordato la sua reazione al video, mostrando tutto il proprio supporto nei confronti dell’amico e collega. “Quando l’ho visto, ho avuto un grande sorriso stampato sul mio viso“, ha detto l’attore ventenne a GQ, aggiungendo: “Mi sentivo davvero orgoglioso di lui“.
Finn Wolfhard ha quindi raccontato che il cast di Stranger Things funziona proprio come una grande famiglia: “Non è quel tipo di rapporto in cui ti scambi messaggi ogni giorno. Scrivi messaggi ai tuoi cugini ogni giorno? Probabilmente no. Ma sono comunque la nostra famiglia. Ci sentiremo l’uno per il compleanno dell’altro. Parleremo di tanto in tanto. Proprio nello stesso modo in cui funziona la famiglia: se mai avessi bisogno di qualcosa, io so che loro sono lì“. Durante il video sopracitato, Noah Schnapp aveva scritto: “Quando finalmente ho detto ai miei amici e alla mia famiglia che ero gay, dopo essermi nascosto nell’armadio per 18 anni, tutto quello che hanno detto è stato ‘lo sappiamo’. Immagino di essere più simile a Will di quanto pensassi”.
Nel frattempo, il cast della serie sci-fi di Netflix si prepara ad iniziare in primavera le riprese della quinta ed ultima stagione. Sembrerebbe che anche questa nuova stagione metterà al centro il personaggio di Will, che per tutto l’arco narrativo è risultato un elemento chiave ai fini della storia. Non a caso anche i fratelli Duffer, creatori della serie, hanno più volte sottolineato che la fine di Stranger Things è strettamente legata al processo creativo avvenuto per la seconda stagione: “Il successo della prima stagione ci ha spaventato e abbiamo capito che dovevamo costruire un mondo più grande, che sarebbe stato continuativo“, ha dichiarato in precedenza Ross Duffer, tramite il sito Tudum., aggiungendo: “Questo significa che la preparazione della seconda stagione prevedeva di riempire una lavagna con ogni idea che la stanza degli sceneggiatori potesse immaginare. Ma era davvero troppo: più idee di quelle necessarie. Per la quinta stagione, stiamo attingendo a molte delle grandi idee della seconda. Molte delle nostre grandi cose finali sono state attinte da cose che pensavamo sarebbero state in quella stagione“.