Francesca Fagnani, ‘regina” del martedì sera televisivo con Belve e reporter d’inchiesta, non ha mai apertamente dichiarato la propria appartenenza politica, rivendicando il dovere del giornalista all’imparzialità e al semplice racconto dei fatti. Tuttavia, sui diritti ha spiegato di essere orientata a sinistra, mentre sul resto si è definita liberale.
In un’intervista alla Stampa del 16 dicembre 2024, Fagnani ha dichiarato in proposito, sbilanciandosi soprattutto per quanto riguarda la sfera sociale:
“Non mi interessa un senso di appartenenza politica. Certamente sui diritti individuali sono assolutamente spostata a sinistra. Ma per il resto mi definirei liberale”.
D’altra parte, in un’intervista ancora precedente a Il Giornale, citata da Michele Masneri su Il Foglio, la conduttrice di Belve spiega chiaramente la sua posizione in proposito
“Non ho mai detto per chi voto. E soprattutto non ha importanza: il giornalista non è il portavoce di un partito politico, il suo compito è raccontare la realtà con correttezza ed equità”

MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA
Nel pezzo, si ricorda peraltro come Fagnani sia stata una delle aderenti più convinte al gruppo d’opinione formato (su Whatsapp) da Massimo Giannini in occasione del 25 aprile 2024, e soprannominato La Bella Chat. Un’adunata virtuale che avrebbe – forse – dovuto portare alla fondazione di un partito apertamente antifascista: secondo Affari Italiani però, l’iniziativa, però, non ha mai preso veramente piede.
Oltre ad essere il volto di Belve, Fagnani vanta una carriera a stretto contatto con le periferie intaccate dalla criminalità organizzata (di recente uscita il libro Mala sul misterioso omicidio di ‘Diabolik’, capo ultrà laziale),
