Francesca Fagnani ricorda i suoi esordi e l’esperienza in televisione con Michele Santoro, esprimendo tutta la propria riconoscenza al collega con cui ha collaborato ai tempi della trasmissione Annozero. La star di Belve è la seconda co-conduttrice a salire sul palco del Festival di Sanremo 2023 al fianco di Amadeus, ruolo a cui è arrivata dopo un’importante gavetta ed il successo ottenuto con la sua trasmissione che, dopo la fine del festival, approderà in prima serata su Rai 2.
L’esperienza sul palco del Festival di Sanremo è solo la ciliegina sulla torta per Francesca Fagnani, protagonista ormai da anni di una costante ascesa professionale, che l’ha portata ad essere uno dei volti più apprezzati del piccolo schermo. A conquistare sempre più pubblico sono state soprattutto le interviste da lei fatte all’interno del programma Belve: un format classico a cui lei ha saputo aggiungere la sua parte più “graffiante”, rendendole di fatto un vero e proprio marchio di fabbrica.
I suoi esordi sul piccolo schermo, però, risalgono agli anni Duemila: in quel periodo, infatti, Francesca Fagnani ebbe l’opportunità di lavorare nella redazione di Annozero, trasmissione andata in onda su Rai 2 dal 2006 al 2011 e condotta da Michele Santoro. E proprio del rapporto con quest’ultimo e dell’esperienza condivisa con lui ha parlato Francesca Fagnani in una recente intervista al Corriere, dichiarando: “La mia vera università televisiva è stata Michele Santoro. Mi ha insegnato tutto: si sedeva di fianco a me, per cambiarmi la punteggiatura dei pezzi. Quanto ho imparato da lui!“.
Francesca Fagnani ha quindi aggiunto: “Ad esempio da lui ho imparato a non subire la fascinazione del potere. Mi ha sgridato terribilmente perché in un servizio davo del tu ad un operaio. In quell’occasione aggiunse: ‘Se lui piange disperato per il lavoro, non devi consolarlo, devi farlo incazzare’. Mi ha messo il mestiere nelle mani quindi gli sarò sempre grata“. E sulla redazione di Annozero: “Annozero era una redazione complicatissima, molto competitiva. Erano gli anni di Annozero, si faceva il 30%, quando si faceva il 24% ci arrivavano delle sfuriate tremende da Santoro“.