Il 23 novembre del 1991, con un comunicato preparato il giorno precedente insieme al manager Jim Beach, Freddie Mercury, frontman dei Queen, rockstar di fama mondiale, showman adorato dalle folle, rivelò al mondo di essere sieropositivo e di essere affetto da AIDS: già gravemente malato, Mercury sarebbe morto poche ore dopo l’annuncio, nella serata del 24 novembre 1991. Il comunicato recita: “A seguito delle forti congetture apparse sugli organi di stampa nelle ultime due settimane, desidero confermare di essere risultato positivo a un test dell’HIV, e di avere l’AIDS;
La dichiarazione prosegue: “Ho ritenuto corretto mantenere privata quest’informazione finora, in modo da proteggere la privacy di tutti coloro che mi sono vicini; tuttavia, ora è giunto il momento che i miei amici e i miei fan di tutto il mondo sappiano la verità, e spero che tutti si uniscano a me, ai miei medici e alla mia famiglia, nella lotta contro questo terribile male; ho sempre dato molto valore al concetto di privacy, e sono famoso per la mia riluttanza a concedere interviste; vogliate comprendere la prosecuzione di questa politica.”
Negli ultimi giorni di vita, Mercury, circondato dall’affetto dei suoi adorati gatti, venne amorevolmente assistito, oltre che dal suo partner di allora, Jim Hutton, anche dalla ex compagna Mary Austin, con cui il cantante aveva convissuto per alcuni anni nella prima metà degli anni ’70, prima che Mercury le confessasse la propria omosessualità. I due sarebbero comunque rimasti amici fraterni, al punto che Mercury le avrebbe poi lasciato in eredità l’enorme villa in stile georgiano in cui visse gli ultimi anni della sua vita.
Secondo Matt Richards e Mark Langthorne, biografi del cantante, i primi sintomi della malattia comparvero nel 1982, quando Mercury si era fatto segretamente visitare da un medico statunitense per una lesione alla lingua; stando a quanto afferma Jim Hutton, la vera e propria diagnosi di AIDS risalirebbe invece alla primavera del 1987; come confermato da Roger Taylor e Brian May, gli altri membri della band vennero a conoscenza della verità solo un paio d’anni dopo, nel corso di una cena a Montreux del 1989: “Sapevamo benissimo che era gravemente malato, e quella sera ne avemmo solo la conferma”, ricorda Taylor. May aggiunge: “Per molto tempo, non avevamo idea di cosa avesse; non ne parlavamo mai fra di noi, era una specie di legge non scritta, Freddie non voleva: ci aveva detto solo che non se la sentiva di andare in tour. Poi, nell’ultimo anno e mezzo, più o meno, quale fosse davvero il problema, era diventato piuttosto ovvio. Ma comunque non ne avevamo la certezza.”