Freddie Mercury ha concesso l’ultima intervista nel 1987, lo stesso anno in cui gli fu diagnosticato l’AIDS. In questa chiacchierata il frontman dei Queen parla soprattutto della sua collaborazione con Montserrat Caballé. I due si erano conosciuti anni prima, poi fu il soprano spagnolo a chiamarlo per incidere insieme un album.
Nella sua ultima intervista, Freddie racconta che, durante una chiacchierata ad una televisione spagnola, aveva detto che la migliore cantante al mondo era proprio il soprano spagnolo. “Montserrat Caballé avrà visto l’intervista e mi ha chiamato dicendo che voleva lavorare con me“. L’artista spagnola, pochi giorni prima, aveva cantato una canzone di Mercury all’Opera Rotal House. Il frontman britannico nel video si mostra molto eccitato, considera il lavoro con il soprano una sfida “Non avrei mai pensato di comporre opere liriche“, afferma.
La collaborazione iniziale doveva essere limitata ad un brano, poi si estese ad un intero album. “Pensavo che avremmo collaborato per una canzone o magari avremmo fatto un duetto. Lei mi chiese ‘Sicuro una sola canzone? Di quante canzoni si compone un normale album di Rock N’Roll’. Io le risposi ‘circa una decina’ e lei replicò dicendomi ‘allora facciamo dieci canzoni, scrivile per domani“.
Montserrat Caballé e Freddie Mercury nel 1988 pubblicarono Barcellona, album con canzoni in inglese e in spagnolo che unisce la pop music con la musica lirica. La title track nel 1992 fu l’inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona. I due artisti dovevano cantarla insieme durante la cerimonia d’apertura dei giochi ma la prematura scomparsa di Mercury impedì la realizzazione di questo progetto. Il soprano si esibì da sola, accompagnata, sullo schermo dalla voce del frontman dei Queen.
Cambiando argomento, l’intervistatore gli chiede come gli sia venuta in mente l’idea di cantare The Great Pretender, cover dell’omonimo brano dei Platters, pubblicato nel febbraio del 1987, e che ebbe un enorme successo. Freddie Mercury replica che avrebbe sempre voluto fare una cover, cosa impossibile con i Queen che hanno il loro materiale originale. “La maggior parte di quello che faccio è fingere, come recitare. Vado sul palco e fingo di essere un macho e tutto il resto – spiega il cantante – Nei miei video vedi tutti i diversi personaggi, recito. Quindi penso che ‘The Great Pretender’ sia il titolo giusto per quello che faccio“.