Il noto attore George Clooney ha rilasciato delle dichiarazioni difficili da aspettarsi. L’artista ha parlato dell’inizio della sua carriera, specificando di essere stato a più riprese oggettificato. Sono parole che fanno riflettere e scuotono un mondo sempre più marcio come quello di Hollywood.
L’attore classe 1961 di Lexington si è lasciato andare in un’intervista fiume al Washington Post dove ha specificato: “Devo dirlo onestamente, a inizio carriera sono stato oggettificato. Ricordo durante delle sequenze di Roseanne se mi abbassavo per raccogliere qualcosa mi davano degli schiaffi sul sedere. Devi farti valere per qualcosa in più”.
Sono parole che riaccendono la luce sullo scandalo #metoo e fanno capire come anche gli uomini più volte siano stati oggetto di molestie sessuali sul palcoscenico. Impossibile non riflettere su un mondo che dovrebbe ritrovare la strada della normalità, senza questo tipo di atteggiamenti sicuramente controproducenti.
Durante l’intervista George Clooney ha poi parlato anche della sua vita professionale e della volontà di rimanere più tempo con la famiglia: “Io e mia moglie Amal abbiamo avuto delle lunghe conversazioni sulla mia età. Ho pensato che a 61 anni posso ancora fare molte delle cose che facevo, ma che tra vent’anni avrò 81 anni e le cose saranno diverse. Questi sono anni buoni, i prossimi 20-25 anni. Assicuriamoci che vivremo in un modo diverso. Questo significa che non farò lavori da regista a meno che non si tratti di qualcosa da fare assolutamente. Avere ruoli nei film. un lavoro facile, molto più facile e posso trascorrere più tempo in famiglia”.
George Clooney compirà 62 anni a maggio e viene da un 2022 che l’ha visto tornare a recitare nel film Ticket to Paradise di Ol Parker.