Gianni Minà divenne celebre per le sue interviste: tra queste, la più memorabile fu quella a Fidel Castro, presidente cubano. Da questa intervista fatta nel 1987 di ben 16 ore, venne tratto un libro, il reportage dal titolo “Fidel racconta il Che”. Nell’intervista fu affrontata anche la questione della morte di Che Guevara.
Ci mise ben due anni Gianni Minà ad ottenere quel colloquio con Fidel, inviando continue richieste all’ambasciata di Cuba a Roma. Quando, finalmente, il presidente cubano gli concesse l’intervista, il giornalista volò all’Havana dove, proprio in quel periodo, si stava svolgendo il Festival del Cinema a Cuba. Minà e Fidel si incontrarono a casa dello scrittore Gabriel García Márquez, facente parte della giuria della rassegna.
Fu una lunga notte quella. E scoprii un Fidel diverso da quello che raccontavano le cronache occidentali. Era un intellettuale, curioso e attento ai segnali della società.
Nell’intervista, Fidel Castro racconta la vicenda del suo amico Che Guevara, aprendosi anche sui dettagli intimi sul loro rapporto: “Voglio dirti una cosa: ho fatto fatica ad accettare l’idea della morte del Che”.

Da quel momento, ogni volta che Gianni Minà si recava all’Havana, i due si incontravano, e Fidel voleva essere informato su tutto quello che accadeva in Europa e in Occidente. A proposito del loro rapporto, Minà dichiarò anche: “Ero un nemico per la Cia e scrivevo a Castro quando non ero d’accordo con lui“.

Fidel Castro morì il 25 novembre del 2016: “La morte di Fidel mi fu annunciata almeno cinque volte, dai colleghi. Ma quando successe davvero mi avvisò da Cuba la zia di un mio figlioccio due ore prima che Raul Castro desse l’annuncio in tv”, dichiarò il giornalista ad Elvira Serra del Corriere della Sera.
Gianni Minà ha donato questo memorabile colloquio alla Cineteca di Bologna come “Fondo Minà”. Ma può essere visionata anche su RaiPlay.