La vedova del cantante Gianni Nazzaro ha deciso di fare causa allo Stato e alla Philip Morris perché le sigarette hanno causato il tumore al polmone al marito. Il famoso cantante scomparve nel luglio del 2021 in seguito proprio alla malattia causata dal fumo.
A Repubblica la moglie dell’artista svela: “Abbiamo validi motivi per pensare che sia morto per il fumo. Lui non doveva fumare, ma non può essere solamente una sua responsabilità. Queste multinazionali vendono veleno, un veleno che crea prima dipendenza e poi morte”. Nada Ovcina aveva sposato negli anni settanta il cantante per divorziare subito dopo. I due però si erano risposati in ospedale poco prima della morte dell’artista.
La vedova di Nazzaro aggiunge: “Fumava due pacchetti di sigarette al giorno. Il 95% dei casi di decessi per tumore avviene per il consumo di sigarette. Non riusciva a smettere. Ho trovato delle sigarette nascoste in ospedale nell’armadietto e sotto il cuscino, nel periodo del suo ultimo ricovero. Ho passato la vita a litigare con lui. Smise solo per un breve periodo perché gli avevo detto che avrebbero rovinato la sua voce. Dopo un enfisema polmonare il medico gli disse che le sigarette non le doveva guardare nemmeno in fotografia. Smise per due o tre mesi, ma poi riprese il vizio”.
E ora che Gianni Nazzaro non c’è più la donna vuole andare per vie legali: “Ci muoveremo sul doppio binario: civile e penale. Sei mesi prima del decesso gli venne una febbre altissima. Abbiamo chiamato l’ambulanza e in ospedale abbiamo scoperto che aveva un tumore estremamente aggressivo. Le ultime settimane sono state terribili. La morfina non gli faceva più effetto e soffriva moltissimo, tanto che chiedeva ai medici di somministrargli qualcosa per farlo morire”.