Gigi Proietti è morto il 2 novembre del 2020, l’attore romano si spense proprio il giorno del suo 80esimmo compleanno. L’artista ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti coloro che hanno riso con lui. Dopo la sua morte è stato rivelato che Proietti ci ha lasciato a causa di un’insufficienza cardiaca. Circa diciotto mesi prima era stato operato all’aorta.
La scomparsa di Gigi Proietti è arrivata quando il tasso di mortalità della pandemia era superiore a quello di oggi. La campagna di vaccinazione non era ancora iniziata (il primo “Vaccine day” risale al 27 dicembre 2020) e per questo, quando si diffuse la notizia della morte di Proietti, tutti pensarono che fosse legata al Covid, ma si sbagliavano. Come raccontò all’Adnkronos: Fabrizio Lucherini, medico radiologo della clinica dove Gigi Proietti morì, che aveva sotto osservazione l’attore da tempo: “Quando gli ho fatto la tac, pochi giorni fa, ironizzava sulle sue condizioni: ‘Come vado? Je la faccio?’, chiedeva. Non l’ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui“.
A proposito della malattia dell’attore, il dottore precisò: “Da anni era un cardiopatico grave ed è venuto qui il 17 ottobre 2020 già in condizioni preoccupanti. Anche diversi anni fa per motivi analoghi, aveva avuto un ricovero, ma questa volta era diverso“.
I funerali, in forma laica, di Gigi Proietti si tennero a Roma il 5 novembre del 2020. Le restrizioni per il COVID non permisero una massiccia partecipazione del pubblico. Il corteo funebre partì dalla camera ardente del Campidoglio fino al Globe Theatre di Villa Borghese. La cerimonia religiosa si svolse presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come la “Chiesa degli artisti” in Piazza del Popolo. Virginia Raggi, sindaca di Roma, proclamò per quel giorno il lutto cittadino. Rai1 trasmise in diretta le esequie, per l’occasione la rete ammiraglia del servizio pubblicò cambiò la sua programmazione permettendo agli spettatori di seguire le varie fasi della cerimonia funebre.