Gino Cervi morì a causa di un edema polmonare, una condizione causata dalla presenza eccessiva di liquidi nei polmoni. Era il 3 gennaio 1974 e l’attore si trovava nella sua casa a Punta Ala, a Castiglione della Pescaia. Aveva recitato fino all’ultimo e pochi mesi dopo avrebbe compiuto 73 anni.
La tomba di Cervi è situata presso il cimitero Flaminio – Prima Porta di Roma. L’attore dei film di Don Camillo e Peppone riposa accanto a sua moglie Ninì, al figlio Tommaso e suo fratello Alessandro. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone, tra cui anche Vittorio De Sica, che se ne sarebbe andato qualche mese dopo.
Cervi divenne famoso per il ruolo di Peppone nella saga di Don Camillo, ma fu attore completo e interprete di tantissimi ruoli di livello. L’attore infatti lavorò con registi del calibro di Mario Camerini, Alessandro Blasetti, Riccardo Freda, Mario Soldati e molti altri ancora. Le ultime apparizioni di Cervi risalgono ad alcuni caroselli per il brandy della Buton noto anche per l’indimenticabile slogan: “Vecchia Romagna etichetta nera, il brandy che crea un’atmosfera”. Si ritirò dalle scene nel 1972.
Gino Cervi lasciò la moglie negli ultimi anni di vita per sposare Erika Mayer una giovane cosmopolita rumena di origini ebraiche. La moglie dell’artista, anch’ella attrice, morì quattro anni più tardi a Roma e fu sepolta proprio a fianco a lui.