La famiglia di Rino Gaetano ha chiesto a Giorgia Meloni, e alla politica in generale, di non sfruttare il nome e le canzoni dell’artista. Alessandro, nipote del cantautore calabrese, lo ha detto in una breve intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. La leader della destra, ieri sera, dopo la vittoria elettorale, ha salutato i suoi elettori, lasciando il palco sulle note di ‘A mano a mano‘, una delle canzoni più belle del cantautore calabrese.
I leader politici amano appropriarsi di canzoni, anche se magari sono state scritte da persone che hanno idee completamente diverse dalle loro. Giorgia Meloni ad esempio, dopo aver vinto le elezioni, ieri sera ha usato un brano di Rino Gaetano, cantautore notoriamente di sinistra, ma utilizzato, chissà perché, dai leader di destra. Anche Matteo Salvini fece suonare “Ma il cielo è sempre più blu”, alla fine di un suo comizio a Roma nel 2018.
Oggi, come allora, i familiari sono intervenuti per chiedere alla politica di non sfruttare Rino Gaetano: “È un continuo. Non se ne può più. Anna, la sorella di Rino, ed io abbiamo detto centinaia di volte che non gradiamo questo tipo di iniziative: Rino è di tutti, e la politica non deve appropriarsene“, ha spiegato Alessandro al quotidiano.
Il nipote di Rino Gaetano se la prende con la politica in generale, spiegando che il suo risentimento sarebbe stato lo stesso, anche se a sfruttare lo zio fosse stato un partito di sinistra, nonostante l’affinità politica con l’autore di Aida: “Avremmo detto lo stesso se ad appropriarsene fosse stata la sinistra. E questo nonostante Rino fosse di sinistra, iscritto al partito“.
Lo stesso concetto fu usato da Alessandro quando fu la Lega ad usare un pezzo di Rino Gaetano dopo il comizio a Piazza del Popolo: “Non ce l’abbiamo né con la Lega né con Matteo Salvini. Nel corso degli anni è capitato più volte che le canzoni e l’immagine di Rino venissero usate da parte di diversi schieramenti. Questo è solo stato l’ennesimo episodio che ci viene segnalato in questi anni e di cui siamo stufi. Fosse stato chiunque altro l’avremmo pensata allo stesso modo. Rino non è di destra né di sinistra, non ha colori politici. Perché devono farsi forza usando lui e la sua musica? Non ci è mai piaciuto“.