Gue Pequeno ha parlato più volte della della blefaroptosi, ovvero la malattia all’occhio che, come afferma il rapper, è diventata un suo segno distintivo. Si tratta di un disturbo a carico della palpebra superiore che può produrre un abbassamento parziale o totale della stessa con conseguenze sul campo visivo e da un punto di vista estetico.
La ptosi palpebrale può essere appena percettibile o arrivare a coprire completamente la pupilla, l’iride e altre parti dell’occhio, limitando la normale visione. Una palpebra cadente può essere costante, intermittente o progressiva (cioè a sviluppo graduale). La causa più comune di ptosi palpebrale consiste nell’indebolimento, nella paralisi o nella lesione dei muscoli e dei nervi normalmente deputati al movimento della palpebra.
“Da piccolo ero timido, mi prendevano per il cu.. – ha spiegato il rapper in un’intervista con Vanity Fair– ma non è stato un trauma” “Ho un rapporto sereno con questo problema. Non mi sono mai preoccupato di correggerlo, perché secondo me è il mio segno distintivo. Spesso ricevo messaggi da parte di madri di bambini che hanno il mio stesso problema, mi chiedono consigli, ma io a loro dico sempre che va bene così. […] Mio padre aveva un occhio di vetro, è stato lui a farmi capire che i nostri sguardi erano una cosa fi..“.
Gue Pequeno ha spesso accennato a come a scuola i bulli fossero soliti prenderlo di mira, anche per questa sua caratteristica: “Da ragazzo ero abbastanza particolare, ero molto introverso. Non timido, ma introverso. Ero bullizzato perché avevo un occhio chiuso. Il cambiamento c’è stato nei primi anni del liceo, sono diventato amico di personaggi giusti. Gente che faceva brutto, bruttissimo. Sono stato preso in simpatia e da lì è partita l’escalation.”