Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa avevano tre cani, uno dei quali, Zinna, è morto insieme a loro, lo scorso febbraio. Gli altri due cani della coppia, Bear e Nikita, sono sopravvissuti e hanno avuto un ruolo cruciale nell’aiutare i soccorritori a trovare il corpo dell’attore.

Come abbiamo spiegato nei giorni scorsi, Gene Hackman e Betsy Arakawa sono morti per cause differenti e a qualche giorno di distanza l’uno dall’altro. La prima a morire, a causa di un’infezione da hantavirus, è stata la moglie dell’attore, che aveva 65 anni. Qualche giorno dopo, è morto anche Hackman, che oltre ad essere affetto da patologie cardiovascolari, soffriva di Alzheimer. Il loro cane, Zinna invece, è morto nel gabbiotto in cui era stato rinchiuso in seguito ad un’operazione chirurgica importante, che aveva subito a gennaio. Si suppone quindi che sia morto di inedia.
Il magazine People scrive che lo scorso 26 febbraio, quando paramedici e vigili del fuoco di Santa Fe sono entrati nella villa degli Hackman, dall’ingresso principale, inizialmente hanno scoperto solo il corpo della moglie, che era sul pavimento del bagno. Brian Moya, capo dei vigili del fuoco, ha raccontato che oltre al corpo della moglie di Hackman non erano riusciti a trovare altro, nonostante cercassero da mezz’ora.

Durante la ricerca però, i due cani della coppia, correvano verso di loro abbaiando e poi si allontanavano in un’altra direzione, come se volessero fargli capire che dovevano seguirli. I soccorritori hanno seguito uno dei cani fino a una stanza di servizio sul retro della casa, dove hanno scoperto il corpo di Hackman sul pavimento. La porta sul retro era stata lasciata aperta, e questo aveva permesso a Bear e Nikita di entrare e uscire liberamente dalla casa.
Lo staff dell’ospedale veterinario che aveva in cura l’altro cane, Zinna, si è preoccupato quando la moglie di Hackman non si è presentata a ritirare mangime speciale e farmaci per cani l’11 febbraio. “Amava molto i suoi cani. Era costante e puntuale (con gli appuntamenti che riguardavano i cani). Quando non è venuta a prelevare il cibo in orario, avevamo intuito che c’era qualcosa che non andava”