Jerry Calà ha avuto una carriera variegata tra cabaret e cinema. È arrivato a lavorare con grandissimi registi come Marco Ferreri, ma con le sue battute ha dato vita alle commedie all’italiana più cult, ancora oggi molto amate dai fan. Oggi svela che lasciò I Gatti di Vicolo Miracoli dopo alcune parole di Bud Spencer.
Dal 1971 al 1981 con i Gatti di vicolo miracoli, Calà fece parte di un gruppo cabarettistico formato da Umberto Smaila, Nini Salerno e Franco Oppini. In molti si chiesero il motivo di quell’addio, con l’attore classe 1951 di Catania svela al Corriere del Mezzogiorno: “Lasciai i Gatti per “colpa” di Bud Spencer. Fu lui a dirmi che dovevo scegliere tra il palcoscenico e il cinema perché avrei fatto fatica. Così io scelsi il cinema. Stavo girando un film con lui. Facevo le serate con il gruppo e la mattina sul set ero distrutto. Un giorno mi aspettò a braccia conserte, nella sua tipica posa. Dovevo scegliere per forza”.
Non tutti sanno che l’artista nacque come musicista: “Iniziai come bassista nel gruppo beat più giovane di Verona, ma forse d’Italia, nei ’60, i Pick Up e avevamo come media 14 anni. La folgorazione per la scena arrivò poco dopo quando entrai nella filodrammatica del liceo. Facevamo spettacolini in cui alternavamo spiritual, gospel, canzoni di De Andrè a sketch in cui facevamo anche satira perfino sui professori. Mi resi conto che alle mie battute il pubblico rideva molto di più che a quelle di altri. Capii che era quella la mia vera vocazione“.
Fino al successo con Vado a vivere da solo: “Quei titoli degli anni ottanta, così invisi alla critica, sono delle fotografie nitide e fedeli, magari sopra le righe, dell’Italia di quegli anni. Per non dire che film come Sapore di mare hanno rilanciato la musica italiana degli anni sessanta di colpo“.