Joe Russo ha lanciato una frecciatina a Martin Scorsese, con un esilarante video su Tiktok pubblicato dopo i primi non incoraggianti risultati di Killers Of The Flower Moon al botteghino; il regista di Avengers: Endgame ha postato sul proprio profilo la reaction a un precedente filmato in cui Scorsese chiedeva al proprio cane, chiamato Oscar, di fare la faccia triste, come sarebbe richiesto ad un attore; Russo nella seconda parte del video incita a sua volta il proprio animale a fare lo stesso, chiamandolo Box Office (botteghino).
#Endgame director Joe Russo appears to take a swipe at Martin Scorsese
“His [dog] is named Oscar … that’s really cute … [meet] Box Office’ pic.twitter.com/tVSV2nYtMp
— Culture Crave 🍿 (@CultureCrave) October 29, 2023
Nel video, vediamo una clip di Scorsese che si rivolge al suo cane, montata ad arte con un intervento di Russo che afferma: “Oh, ha uno schnauzer! Adoro gli schnauzer.. bel nome, Oscar! Ok, lui invece è Box Office! Dai, fatti vedere, Box Office!“. Il filmato originale, girato e montato da Francesca Scorsese, vedeva Martin impegnato alla ricerca di una nuova musa ispiratrice: dopo decenni passati a lavorare con i più grandi attori di Hollywood, è ora di cambiare, e Oscar potrebbe essere la novità tanto attesa: il provino, però, non va come sperato: il piccolo animale è impassibile davanti alle richieste del padrone. fino a quando qualcosa cambia e finalmente Martin ottiene ciò che cercava.
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La divertente polemica a distanza trova le sue radici dalle recenti dichiarazioni di Scorsese nei confronti del cinema popolare dei franchise, definito dal regista Premio Oscar sempre uguale a se stesso e incapace di veicolare un messaggio significativo allo spettatore. In particolare, nelle settimane precedenti all’uscita di Killers Of The Flower Moon, Scorsese si era apertamente scagliato contro i cinecomic, rei di aver uniformato eccessivamente i gusti del pubblico negli ultimi anni.
Il pericolo che rappresentano è il danno alla nostra cultura; la gente fra un po’ penserà che il cinema è soltanto questo, molti lo pensano già adesso; dobbiamo reagire in maniera ancora più forte, partendo dal basso; dobbiamo mostrare le nostre carte, reinventarci, non lamentarci e basta, per salvare il cinema. Non voglio dire che questi film non abbiano bravi registi o ottimi professionisti degli effetti speciali. Ma tutto questo, che senso ha? Questi film, cosa ti lasciano? Vogliono solo offrire un prodotto di consumo veloce che, una volta visto, ti esce così come ti è entrato. Cosa ti danno, questi film? Quando fai un film, devi dire qualcosa, lanciare un messaggio“.
Già tempo fa, gli appassionati del genere erano rimasti perplessi di fronte ad affermazioni dal tenore analogo, rilasciate in occasione dell’uscita di The Irishman, film che Scorsese ha girato per Netflix, con Al Pacino e Robert De Niro. In quell’occasione, il regista aveva definito i blockbuster odierni come dei “parchi di divertimento“: “Sono film ben fatti, e gli attori fanno tutti davvero del loro meglio, ma non sono cinema. La cosa più simile a cui mi verrebbe di paragonarli è un parco divertimenti. Non si tratta di film in cui un essere umano cerca di trasmettere emozioni ed esperienze psicologiche ad altri esseri umani“.
Alla luce di queste dichiarazioni, la boutade di Russo appare decisamente contestualizzata: per quasi 4 anni, infatti, Avengers: Endgame è stato il film con il maggiore incasso della storia del cinema (2,7 miliardi di dollari) superato solo da Avatar, che, nel 2022, con una re-release effettuata in occasione dell’uscita del sequel (La Via dell’Acqua) ha raggiunto la cifra record di 2,9 miliardi. Dal canto suo, Killers Of The Flower Moon, pur rispettando le previsioni degli analisti, ha raccolto, nelle prime due settimane di programmazione, poco meno di 100 milioni di dollari in tutto il mondo.