Il rapper Kanye West, che dal 2021 si fa chiamare semplicemente Ye, è stato denunciato da una sua ex collaboratrice, Lauren Pisciotta, per molestie sessuali, licenziamento senza giusta causa, violazioni contrattuali, frode, retribuzioni non pagate, e danni morali volontari.
Pisciotta, una modella attiva nel mondo della musica da circa 15 anni, aveva conosciuto West per la prima volta nel 2021, durante una collaborazione per la linea di moda femminile Yeezy, di proprietà del cantante; nello stesso anno, poi, i due avrebbero collaborato a Donda, decimo album in studio di West.
A quel punto, secondo quanto riporta Rolling Stone citando direttamente i documenti processuali presentati in tribunale da Pisciotta a sostegno della sua causa, West avrebbe offerto alla donna un milione di dollari l’anno per diventare la sua “assistente personale”: unica condizione, essere disponibile a soddisfare le richieste di West 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Il contratto, è bene specificarlo, non prevedeva prestazioni di natura sessuale. Pisciotta, che, pure a quanto da ella stessa dichiarato, all’epoca guadagnava una cifra analoga come content creator su Onlyfans e altre piattaforme, accettò di buon grado l’offerta del rapper che inizialmente, ad ogni modo, vedeva di buon occhio le altre attività imprenditoriali della donna.
A quanto affermano le carte, però, le cose sarebbero cambiate presto; già nel 2022, infatti, West avrebbe chiesto a Pisciotta di cancellare tutti i suoi account, offrendole a questo scopo un aumento di un milione di dollari sul compenso inizialmente pattuito; stando a quanto riferito da Pisciotta, West avrebbe voluto che lei diventasse “come una Dea” (stando cioè completamente al suo servizio).
Pisciotta acconsenti di nuovo, ma da quel momento, afferma, “iniziai a ricevere da lui una serie di messaggi sessualmente espliciti” contenenti inviti a fare sesso con lui, oppure contenuti pornografici di vario tipo, anche aventi come protagonista proprio il rapper. Riportiamo qui, per dovere di cronaca, alcuni dei messaggi consegnati agli atti, che ci sembrano significativi del tenore delle comunicazioni intercorse tra Pisciotta e West, il quale peraltro ha pubblicamente ammesso, in un’intervista del 2022 di soffrire sin da ragazzino, di una grave dipendenza dal sesso.
Avviso ai lettori: le citazioni che seguono fanno riferimento a contenuti sessualmente espliciti e contengono linguaggio scurrile
Il mio problema è che voglio scopare, ma poi quella che mi sono fatto deve dirmi quanto le è piaciuto farsi sbattere da me, e deve farlo mentre me la sto sbattendo. Però poi non vedo l’ora che mi metta le corna
Tu credi che il mio cazzo sia razzista? Non riesco a smettere di guardare foto di donne bianche col culo nero e poi menare questo mio cazzo razzista fino alla morte
Pisciotta, inoltre, argomenta, come col tempo, le molestie, da verbali, avessero tracimato nella sfera fisica: “Mentre stavamo al telefono a parlare di lavoro, lui si masturbava e intanto mi chiedeva se avessi capito cosa stesse facendo, e se mi piacesse“. Durante un volo notturno da Parigi sul suo aereo privato, West si sarebbe poi con una scusa, chiuso all’interno della propria camera da letto, la cui porta non poteva essere aperta dall’interno, dopo essersi portato dietro la donna.
A quel punto, l’uomo si sarebbe messo a letto, sotto le coperte, iniziando a masturbarsi di fronte a Pisciotta, fino ad addormentarsi
Nonostante questi incidenti, il rapporto di lavoro fra i due procedeva bene tanto che nel settembre 2022, Pisciotta sarebbe stata promossa, con conseguente aumento di 3 milioni di dollari sul salario iniziale, salvo poi essere licenziata dopo pochi mesi, con la promessa di una liquidazione di 4 milioni che, però, stando ai documenti processuali, non sarebbe mai stata corrisposta.