Nel suo video di Natale 2023, Kevin Spacey veste ancora una volta i panni di Frank Underwood, il protagonista di House Of Cards, e tramite una finta intervista con il giornalista Tucker Carlson, lancia frecciatine non troppo velate a Netflix, rea di averlo licenziato dalla serie nel 2018, dopo l’insorgere di molteplici accuse di molestie sessuali a suo carico; a parlare nel video è in parte Underwood, in parte Spacey stesso, che denota con parole forti l’ipocrisia di un’azienda che, dopo aver acquisito popolarità solo grazie al lavoro di un professionista, lo scarica senza troppi patemi.
Stimolato da Carlson, Spacey, che per tutta la durata del colloquio mantiene l’inflessione sudista utilizzata per interpretare Underwood in House Of Cards, lancia un attacco diretto a Netflix, dopo che l’intervistatore gli fa notare come la sua silhouette compaia a schermo ogni volta che un utente accede all’app: “Credo non ci siano dubbi su questo: Netflix esiste per merito mio, io ho dato loro un nome, e loro hanno cercato di seppellirmi; è decisamente bizzarro come abbiano deciso di tagliare i ponti con me, a seguito di semplici accuse, che poi si sarebbero rivelate false“.
Spacey, lo ricordiamo, fu licenziato da House Of Cards nel 2018, dopo che alcune denunce di molestie sessuali a suo carico furono rese pubbliche. L’attore ha in seguito dovuto subire due procedimenti penali, uno per aggressione sessuale aggravata negli Stati Uniti, e uno per aggressione sessuale nel Regno Unito. In entrambi le occasioni, Spacey è stato prosciolto da tutti i capi di imputazione. I guai giudiziari hanno però pesantemente compromesso la sua carriera; l’ultimo suo ruolo a Hollywood risale infatti proprio al 2018, con The Billionaire Boys’ Club, prima della partecipazione, nel 2020, a L’uomo che disegnò Dio, diretto da Franco Nero.
![Kevin Spacey in House of Cards](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2022/11/Kevin-Spacey-1.jpg)
Nell’intervista, Spacey/Underwood affronta l’argomento, e a domanda risponde: “Quando tornerò a lavorare? Sono qui a parlare con te, quindi significa che sono già tornato“.
Carlson, a quel punto, lo stuzzica: “Ma dici sul serio, o stai solo recitando il copione di un episodio?“, e Spacey replica: “Un po’ l’uno, un po’ l’altro. In fondo, cos’è vero e cos’è falso? Cos’è l’arte, e cos’è la vita? Cos’è reale e cos’è finzione? Adoro quando queste cose si intersecano, e quindi si fanno interessanti“.
Dopo aver affrontato, in tono serio, nella prima parte dell’intervista, lo scottante argomento delle imminenti elezioni americane (previste per il 2024), Spacey/Underwood chiude il video con una riflessione sulla differenza tra “arte” e “vita vera”, per poi “autocandidarsi” come prossimo Presidente, l’unico in grado di risollevare una politica stagnante ed indecisa,
La tradizione dei video natalizi “in-character” nasce proprio nel 2018, quando Spacey, nei panni di Underwood, rimandò al mittente le accuse che gli erano state rivolte; l’anno successivo, Frank sorprese tutti con un appello alla gentilezza; l’arrivo della pandemia, nel 2020, scombinò le carte e quell’anno il video si risolse in un semplice messaggio di auguri per le persone colpite, direttamente o indirettamente, dal Covid-19.