Kit Harington ha rivelato di aver ricevuto una diagnosi di ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), mentre si trovava ricoverato in una clinica americana per trattare i suoi problemi di salute mentale e la dipendenza dall’alcool, acuitesi dopo la fine dell’esperienza lavorativa di Game Of Thrones. Ospite di The Hidden 20%, un nuovo podcast dedicato alle neurodivergenze, che verrà pubblicato il 17 gennaio 2024, Harington ha raccontato la sua lunga lotta con l’instabilità psicologica.
In un estratto della conversazione, divulgato in anteprima dal Times e riportato da People, Harington ha rievocato il momento preciso in cui la sua complessa situazione personale è arrivata a una svolta positiva, dopo il ricovero e la diagnosi: “Mi sentivo al posto giusto nel momento giusto, mi sono accorto che la vita dipendeva da quella precisa circostanza. E da quel momento, ho iniziato a dare forma alla mia nuova esistenza“:
Harington descrive personalmente le sensazioni che prova giornalmente a causa del suo disturbo che, come ricorda il sito specializzato MSD, si sviluppa nell’infanzia, salvo spesso non essere adeguatamente diagnosticato e trascinarsi, più o meno latente. per anni. In età adulta, i sintomi più caratteristici includono difficoltà di concentrazione, difficoltà a portare a termine i compiti (scarse capacità esecutive), agitazione, sbalzi di umore, impazienza, e difficoltà a intrattenere relazioni interpersonali.
La mia testa vuole fare mille cose tutte insieme, non riesco mai a stare fermo; trovo piuttosto complicato concentrarmi su un compito preciso, ma allo stesso tempo, non sono per nulla bravo nel multitasking. Se la mia testa è invasa da molti pensieri simultanei, divento ansioso e frenetico, perdo la lucidità, e la testa gira di qua e di là, senza che io possa farci niente
Nel podcast, l’attore noto per il ruolo di Jon Snow ricorda come l’origine dei suoi squilibri psicologici risalga probabilmente al 2019, anno in cui si concluse l’avventura di Game Of Thrones: “Mi è sempre piaciuto bere, anche da solo, mi aiutava a calmare l’ansia, e a scappare dalla gabbia che era la mia testa; [quando GOT è finito] ho avuto un crollo nervoso importante. Mi ero lasciato condizionare da quello che i fan dicevano su di me, positivo o negativo che fosse; sono caduto in una spirale pericolosa, anche a causa di alcuni commenti umilianti. Ero “Kit Harington, il belloccio di Game Of Thrones”. E poi, mentre mi trovavo a Londra, per una pièce, ho avuto il crollo definitivo, ho detto a tutti come stavano veramente le cose, e ho deciso di riprendere in mano la mia vita”
Il primo tentativo, però, non diede i risultati sperati: “Sono entrato in rehab dipendente dall’alcool, e mentre ero lì avevo smesso di bere. Poi mi sono detto: Fanculo la terapia di gruppo, i miei problemi me li risolvo da solo: e quattro anni dopo, mi sono reso conto che non poteva funzionare”. Ora, in seguito alla nuova diagnosi, Harington sembra aver ritrovato un certo equilibrio, anche grazie al supporto della moglie Rose Leslie, conosciuta proprio sul set di Game Of Thrones: “Ogni qual volta il mio cervello “si blocca” e non sa cosa fare, lei mi invita fare un doccia, per risolvere il corto circuito mentale. Da lì, posso ricominciare con le mie giornate“