Ad oggi, i discendenti diretti in vita della gloriosa dinastia siciliana della Famiglia Florio, appartengono alla prole di Giulia (1907-87) e Igiea (1900-1974); nello specifico, si tratta di Cesare Gasparri Zezza (1972), nipote di Giulia e nato dal matrimonio tra la di lei figlia Costanza Afan De Rivera (1950-2020) e il nobile romano Tommaso Gasparri Zezza, e di Oliva, Lorenzo (1957) e Dianora Salviati, figli di Forese Salviati (1927-2022), a sua volta frutto del matrimonio tra Igiea e il nobile fiorentino Averardo Salviati, erede di un’antichissima famiglia toscana.
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Cesare Gasparri Zezza, sposato con Claudia, da cui ha avuto un figlio, chiamato Tommaso come il nonno, è un giornalista, che attualmente si occupa di motori presso la redazione de Il Giornale e Il Fatto Quotidiano. Suo un toccante ricordo della madre, scritto a pochi giorni dalla scomparsa, proprio sulle colonne de Il Giornale
“La chiamavo Mamma… Un termine che usavo solo nei momenti di paura, di difficoltà, del bisogno quando parlavamo da soli, a quattr’occhi. Una donna, non una santa, che ha goduto appieno del tempo che gli ha lasciato nostro Signore su questa Terra. Mi manca, come penso a un po’ tutti i suoi amici che ancora oggi le inondano la bacheca di messaggi e che ogni tanto, qualcuno, ho il piacere di sentire al telefono.”

Maria Oliva Salviati vive a Migliarino, Pisa, nella villa di famiglia, ed è stata al centro delle cronache negli ultimi anni per una battaglia civica condotta con il Comune di Roma, volta alla riapertura del vecchio Ospedale S. Giacomo, fondato da un suo lontano antenato, il cardinale Antonio Salviati. Sposata con Gianni Attolico Trivulzio, ha due figli, Polimnia e Clemente.
La donna ha dichiarato, al magazine Balarm, di essere molto legata alle sue radici:
“Devo il mio legame profondo e autentico con la Sicilia, all’anima gattopardesca, mi viene da dire, che mio nonno ha sempre avuto e mi ha trasmesso, quell’essere nel tempo attuale ma con le radici nel passato. Una sorta di divisione interiore dell’animo che confluisce in una forma di malinconia romantica, propria dei siciliani”
“Anche se non ho conosciuto tutti i miei antenati il mio legame affettivo con loro è sempre stato molto forte; ricordo che quando entrai per la prima volta a Villa Igiea, anche se non era in ottimo stato di manutenzione, mi sembrava di percepire la loro presenza nei saloni che conservavano un’atmosfera propria della Bella Epoque, dei primi del ‘900”

Il Duca Lorenzo Salviati, nato nel 1957, è noto per il suo lungo e chiacchieratissimo matrimonio con l’attrice Beverly D’Angelo, durato dal 1981 al 1995, che lo lasciò per fidanzarsi con Al Pacino: i due si erano conosciuti ad un party in California, dove Salviati frequentava il college; in seconde nozze, l’uomo ha poi avuto un figlio da Valentina Bonomo, chiamato Forese in onore del padre. Di lui la prima moglie disse a People:
“Eravamo innamorati, ma eravamo anche liberi di divertirci”
Tra l’altro Lorenzo Salviati fa una piccola apparizione, nei panni di un suonatore di piano bar, nella commedia National Lampoon’s Vacation, commedia del 1983, in cui recitava la sua compagna. E fu lui a convincerla ad accettare la parte nel film, avendo trovato il copione molto divertente.

Dianora Salviati, di cui non risultano coniugi o figli, è responsabile dell’omonimo marchio di artigianato tessile, specializzato nella produzione di sciarpe di alta fattura: Sul sul sito ufficiale si legge.
“L’utilizzo delle fibre più nobili (lino, cashmere, seta e lana), e l’artigianalità della produzione su telai in legno permettono la creazione di sciarpe uniche, spesso dipinte a mano. Questo approccio, unito alla ricerca del bello, ha permesso a Dianora di trasformare le sciarpe da semplici accessori a oggetti di lusso, indispensabili e di grande personalità, venduti nei più raffinati negozi del mondo.
“La scelta di disegni e colori non deriva solo dalla tradizione italiana, ma grazie alla passione di Dianora per i viaggi fuori dal sentiero battuto, la bellezza e la cultura di alcuni paesi, come India, Colombia, Messico, Iran ed Etiopia, solo per citarne alcuni, hanno ispirato le sue collezioni negli ultimi due decenni”
Ricordiamo che i Leoni di Sicilia è disponibile in streaming