Levante fin da piccola ha sognato di fare la cantante, ma già quando aveva nove anni ha dovuto affrontare la perdita del padre Rosario Lagona. La cantante lo descrive come un uomo severo e ha raccontato in una lunga intervista, dove ha toccato anche tanti altri temi, la sua figura e cosa le ha lasciato nella vita.
L’artista ha svelato al Corriere della Sera: “Prima di fare terapia avevo un’immagine di mio padre severa, ma santificata. La morte ci dà questo potere di rendere le persone che se ne vanno bellissime. Poi, attraverso un percorso di ricerca, ho visto un papà anche molto duro. Me lo voglio ricordare con la pipa in bocca mentre mi prendere in giro per le A che portavo a casa da scuola. Il nostro rendimento scolastico era la sua ossessione, eravamo terrorizzati dal non essere abbastanza bravi. Questa cosa me la sono portata dietro e per camuffare il senso di inadeguatezza mi mostravo più dura e antipatica di quanto non fossi in realtà”.
La morte di suo padre ha trasformato quella ragazzina con tanti sogni: “Avevo nove anni e iniziai a scrivere testi pieni di dolore, tant’è che quando feci il provino da Teddy Reno, ad Ariccia, mi disse che erano veramente dei brani tristi per una ragazzina di appena tredici anni”.
Levante ha costruito una splendida carriera anche grazie alle esperienze di vita che si porterà per sempre dentro.