Lili Reinhart, star di Riverdale, ha rivelato ai fan, attraverso un video sul suo profilo TikTok, di essere stata colpita da una forma di alopecia, in seguito a un importante episodio depressivo. Nella clip, Reinhardt si mostra mentre si sottopone a una seduta di terapia a luce rossa, un trattamento molto usato per la cura di questa malattia autoimmune.
@lilireinhart Red light therapy is my new best friend. #alopecia #mentalhealth ♬ original sound – Sam Huberty
Ricordiamo che l’alopecia, alla perdita parziale (in questo caso si parla di alopecia areata) o totale dei capelli, ed è causata dall’attacco del sistema immunitario ai follicoli piliferi; nei casi più gravi, il paziente può subire la perdita di peli su tutto il corpo. Secondo alcuni studi, l’alopecia può presentarsi come effetto secondario di depressione o disturbi d’ansia; in questo caso, si parla di alopecia psicogena.
La giovane attrice statunitense non ha peraltro mai nascosto ai fan la sua lunga battaglia con la salute mentale e questo sin dal 2018, quando avvertiva: “La depressione è viva e vera, e sta con te ogni giorno. Colpisce chiunque, in maniere e modi diversissimi“. L’arrivo della pandemia, nel 2020, ha peggiorato la situazione; l’attrice, nell’agosto di quell’anno, infatti, confessava al magazine Refinery29, di aver vissuto un periodo molto “buio”: “Mi sentivo dentro un tunnel scuro di cui non vedevo la fine; mi sentivo morire; è stata dura, cazzo, ma non potevo far altro che andare avanti, dritto per dritto”.
L’analisi è spietata: “Tante persone, di fronte al dolore, alla sofferenza, alla fine di una relazione, sentono il vuoto sotto di loro e cercano di riempirlo con droga, sesso, alcol… ma il vuoto è sempre lì che li aspetta. Io ho deciso di prendere la strada meno battuta, e affrontare il mio dolore a viso aperto, cercando di dare un senso a tutta quella situazione di merda.
Secondo il mio terapista, ero in crisi di astinenza dall’amore; ero sempre stata abituata a svestirmi totalmente del mio orgoglio e dire all’altro ‘Amami, fammi stare bene per un giorno, un’ora, un secondo, anestetizza il mio dolore, dammi la mia dose, ancora una volta’”