Nei primi anni ’70 Lino Jannuzzi ebbe una breve ma intensa storia d’amore con Marina Ripa di Meana, che lei raccontò nel dettaglio nel suo libro di memorie, I miei primi quarant’anni, da cui fu tratto anche un film. Il giornalista scomparso nel 2024 e la vulcanica socialite si incontrarono grazie ad amici comuni e trascorsero un’estate memorabile in cui Jannuzzi la portò con sé nei posti più affascinanti, da Pamplona a Capri, la riempì di fiori e regali lussuosissimi – tra cui una lunga collana che fu utilizzata per dei giochi erotici – e la coinvolse in una relazione folle e sessualmente avventurosa, durante la quale arrivarono a parlare di matrimonio e di una vita insieme a Parigi. Quando lui però scelse di tornare insieme a sua moglie, lei distrusse la camera d’albergo in cui si incontravano.
Nell’autobiografia I miei primi quarant’anni, Marina Ripa di Meana raccontò dettagliatamente quella che fu la sua storia d’amore con Lino Jannuzzi e ricordò che si erano conosciuti proprio a casa del giornalista, in un periodo in cui Marina era in crisi con il suo compagno di allora, il pittore Franco Angeli. Anche Jannuzzi era sposato e sin dal primo incontro con Marina iniziò a farle una corte serrata, mandandole grandi mazzi di fiori, vini pregiati e libri. All’inizio Marina non era particolarmente attratta da Jannuzzi, ma quando lui invitò lei, il suo compagno e altri amici per un viaggio a Pamplona, proprio durante la festa di San Fermin, con le corse dei tori per le strade della città, lei ne rimase conquistata. Marina spiegò che di Jannuzzi le piaceva anche il fatto che aveva sempre delle trovate divertenti e con lui non si annoiava mai e del resto anche lei si divertiva a fargli degli scherzi, come quando si fece trovare nuda nell’armadio della sua camera d’albergo, con la complicità di alcuni amici.
“Da quel momento ebbe inizio una settimana di amore pazzo, durante la quale non uscii di casa sua neppure un attimo. Lino riusciva a pensare a tutto. Mangiavamo quello che lui faceva venire da un ristorante vicino. Se mi mancava lo shampoo, dopo qualche minuto ne ricevevo dieci marche diverse”
La relazione con Jannuzzi diede vita ad una bizzarra competizione tra il giornalista e Franco Angeli, al centro della quale c’era Marina. Per alcuni giorni lei si trovò letteralmente divisa tra due uomini che se la contendevano, tra sesso e attenzioni particolari. Alla fine fu Jannuzzi a vincere la sfida e lui e Marina, secondo il racconto di lei, si trasferirono a vivere le loro giornate al Grand Hotel di Roma. Seguirono poi vacanze in barca tra la Costiera Amalfitana e Capri,
“Facevo il bagno nuda intorno alla barca mentre lui se ne stava seduto a poppa a guardare lo spettacolo, fumando il sigaro con un’aria tranquillissima. Non mi ci volle molto tempo per capire che insieme stavamo benissimo e che con lui potevo divertirmi pazzamente”
A Capri Jannuzzi regalò a Marina una collana di diamanti e oro molto lunga, un modello di Tiffany che si doveva portare attorcigliato varie volte intorno al collo.
“Non riuscivo a crederci. Ma, quella sera stessa, capiii che l’iniziativa di Lino non era stata dettata da motivi estetici e che quella collana gli sarebbe servita da ispirazione per fantasiosi giochi erotici da “mangiacatene”
La magnifica collana in questione, nel 2021, finì all’asta insieme ad altri gioielli di Marina Ripa di Meana e fu proposta con una cifra di partenza tra i 4500 e 6500 euro.
Durante un altro viaggio a Lisbona, dove Jannuzzi fu mandato come inviato per l’Espresso, il giornalista regalò altri gioielli a Marina, ma la loro storia stava per volgere al termine, nonostante le reciproche promesse di matrimonio e l’intenzione di trasferirsi a Parigi. Dopo un viaggio a Napoli in cui Marina fu scippata del suo prezioso beauty case a Piazza Plebiscito (ma riuscì a rincorrere gli scippatori nel traffico e a buttarli giù dal motorino) Jannuzzi iniziò a diventare più reticente nei suoi confronti, spiegandole che doveva parlare con sua moglie della loro situazione.
Alla fine, dopo averle dato buca diverse volte, lui le disse che sarebbe tornato con sua moglie, anche perché l’estate era finita e la sua routine sarebbe ripresa con i soliti impegni familiari e lavorativi. E soprattutto le spiegò che non aveva intenzione di rovinare la sua famiglia. Lei, per tutta risposta, sfasciò la camera del Grand Hotel in cui si trovavano.
“Presi il televisore e lo feci in mille pezzi; fracassai il lampadario a colpi di ombrello, tutto quello che si trovava sui mobili venne distrutto. L’intera stanza sembrava sconvolta da un ciclone. Non sapendo più cos’altro distruggere, feci a pezzi anche il mio vestito e, praticamente nuda, uscii nel corridoio, dove iniziai a fracassare alcuni vasi”
Jannuzzi la riportò a forza dentro la stanza, racconta Marina, e dopo un po’ sentirono una voce all’altoparlante dell’albergo che li intimava di andarsene immediatamente.
“Attenzione, attenzione, la duchessa Lante della Rovere e il senatore Jannuzzi sono invitati a lasciare immediatamente l’albergo”
La loro storia finì nel giro di un’estate e nello stesso periodo Marina Ripa di Meana chiuse definitivamente anche il rapporto con Franco Angeli. Il rapporto tra il giornalista e la duchessa fu raccontato anche nel film tratto da I miei primi quarant’anni, con il ruolo di Jannuzzi affidato all’attore Elliott Gould. Nella trasposizione cinematografica diretta dai Vanzina però, i nomi degli amanti della protagonista furono cambiati leggermente, e Jannuzzi diventò Nino Ranuzzi.