Ai tempi delle indagini sul caso di Yara, Marita Comi fu uno dei personaggi più discussi e sui quali si concentrò il clamore mediatico, anche a causa di dettagli scabrosi. Oggi la moglie di Massimo Bossetti, lavora come addetta alle pulizie notturne presso alcuni uffici della zona in cui vive, a Mapello (Bergamo), e ha dovuto mettere da parte l’attività di casalinga per sostenere la sua famiglia. Comi ha rilasciato la sua ultima intervista ufficiale nel documentario dal forte approccio innocentista Il caso Yara – oltre ogni ragionevole dubbio, uscito su Netflix a luglio 2024.
Marita Comi oggi ha 45 anni e continua a vivere nella casa di Mapello con la madre anziana, di cui si occupa, e i tre figli, Nicolas, che oggi ha 21 anni e lavora, e Alice e Aurora, nata rispettivamente nel 2004 e nel 2006. ma soprattutto continua a sostenere l’innocenza di suo marito, pur avendo avuto delle divergenze con lui, sul piano difensivo, affidandosi a legali diversi, come spiegò Il Giorno un anno prima dell’uscita del documentario. Come conferma anche il documentario Netflix, Marita Comi è ancora sposata con Bossetti e non ha mai manifestato l’intenzione di separarsi, nonostante i momenti difficili vissuti e il fatto che difficilmente potrà tornare ad una vita normale.
Nel documentario – di cui abbiamo parlato nella recensione di Yara – oltre ogni ragionevole dubbio – Marita appare con un’immagine molto diversa e più curata, rispetto a quando i media hanno iniziato a parlare di lei. In questa occasione non ha parlato molto del suo privato, ma ha raccontato di quando suo marito fu arrestato, dell’impatto che le indagini hanno avuto sulla vita della sua famiglia e dell’invasione dei media e dei giornalisti nella loro vita privata. Marita disse di essere stata lei a effettuate ricerche di contenuti hard relativi a ragazze giovani e con i capelli rossi, che erano state trovate nel pc di Bossetti.
“Far uscire notizie private, intime mie e di mio marito, sulle copertine dei giornali, in televisione, sono state le cose che mi hanno dato più dispiacere. Queste cose ci hanno fatto veramente male”
“Quando siamo per strada, mia figlia appena nota qualcosa, mi si allontana, non vuole essere ripresa vicino a me”
Inoltre, nella serie su Yara Gambirasio, la donna ha parlato anche delle pressioni che ha fatto su suo marito, ai tempi delle indagini, e delle pressioni che fece anche su sua suocera Esther Arzuffi, morta nel 2018, quando venne fuori aveva avuto una relazione extraconiugale con un uomo, Giovanni Guerinoni, che i test del DNA indicano come il vero padre di Bossetti.
In una intervista di qualche anno fa a Gente, riportata da Dagospia, Marita Comi aveva spiegato che a parte l’impatto mediatico, i suoi figli non avevano avuto bisogno di supporto psicologico, anche perché lei si era detta contraria. I servizi sociali, spiegò la donna, l’avevano aiutata a trovare lavoro, e riceveva aiuti per le spese scolastiche dei suoi figli. Sempre nella stessa intervista, si era parlato dei due amanti che la stampa le aveva attribuito, così come delle lettere hot inviate da Bossetti ad un’altra detenuta. In entrambi i casi Comi aveva rapidamente chiuso la questione spiegando di aver chiarito tutto con suo marito.
Al link che segue parliamo di un’altra figura femminile di rilievo nella vicenda: chi è Silvia Brena, la maestra di ginnastica ritmica di Yara?