La storia d’amore tra Massimo Troisi e Anna Pavignano è stata raccontata dalla sceneggiatrice al microfono di Marianna Cappa su Vanity Fair. Dall’intervista all’artista sono uscite tante curiosità su un attore amatissimo dal pubblico italiano e non solo.
Anna spiega: “C’erano molte differenze tra me e Massimo, ma c’era anche un tentativo costante di adeguamento reciproco. Sono stata travolta da molte cose, da Napoli alla sua famiglia numerosa. Mi sono innamorata“. Con la Pavignano si parla anche di gelosia: “Sono cresciuta con questa mentalità, l’onore, le corna, non me ne posso staccare. Questa è diventata una battuta di Ricomincio da tre, ma era qualcosa di cui avevamo parlato”.
I due avevano mai pensato al matrimonio? La scrittrice spiega: “No. E i figli? Lui non li voleva, aveva timore delle responsabilità. In seguito abbiamo avuto desideri diversi e questo ha creato attrito”. Non si può sorvolare poi sulla malattia che colpì l’attore quando era giovanissimo: “Quando stavamo insieme non ho mai avuto la preoccupazione che potesse peggiorare. Stava bene, viveva come una persona normale. Aveva solo bisogno di qualche accudimento in più. Questo era legato soprattutto al suo carattere. Usava sempre il taxi, anche per tratti molto brevi, e questo lo faceva per pigrizia. Giocava a pallone, non ha mai fatto la vita da malato e non avrebbe comunque voluto”.
Sui settant’anni di Massimo Troisi poi Anna Pavignano non ha dubbi: “Amava le feste e ricevere dei regali. Gli ho regalato tanti portapillole perché andava sempre in giro con queste pastiglie da prendere a orari precisi e se ne dimenticava regolarmente”.