Il ritratto di Massimo Troisi a vicolo della cultura, nel Rione Sanità di Napoli, è stato distrutto. La denuncia è arrivata dall’associazione Putéca Celidònia. Davide D’Errico manda un messaggio chiaro sul fatto che non sia stata una “marachella” ma come sia stato volutamente distrutto e deturpato il volto dell’attore.
Siamo in via Montesilvano, nota come “vicolo della cultura”, nel Rione Sanità di Napoli. Questo luogo è noto per essere diventato simbolo di un progetto anticamorra che mescola cultura a opportunità come modello in controtendenza con le mafie. Per questo era stata scelta l’immagine di Massimo Troisi che è stata deturpata, strappata a metà e lasciata lì in terra con mezzo volto dell’attore a guardare fisso chi ha commesso quest’atto.
Il fondatore di Opportunity Onlus, Davide D’Errico, ha parlato come riportato da Il Mattino: “Grazie alle varie bellezze e progetti del vicolo questa zona è tornata ad accogliere visitatori italiani e non. Il Massimo Troisi che è stato distrutto faceva parte di un quartetto di opere realizzate da Mario Schiano uno street Artist. Ci sono Totò, Eduardo De Filippo e Sophia Loren, ma l’unica opera che era in una zona meno frequentata era proprio quella di Troisi. È stato emotivamente pesante vedere l’opera distrutta”.
Aggiunge: “Questo gesto significa sconfessare tutto quello in cui crediamo. Abbiamo sempre ammirato il rispetto che c’è per queste opere. Questo gesto invece è un bruttissimo segnale ed è impossibile che nessuno abbia visto nulla”.