La causa di morte di Matthew Perry, sarà al centro di ulteriori indagini tossicologiche dopo l’autopsia che è stata già effettuata nelle ultime ore, e per avere una risposta definitiva, probabilmente ci vorranno settimane. Secondo i documenti ufficiali rilasciati dall’ufficio del Coroner della Contea di Los Angeles, infatti, la causa di morte dell’attore è tutt’ora “da stabilire”. Le autorità, prima di poter emettere un pronunciamento definitivo, dovranno svolgere altri esami per capire se eventuali sostanze esterne abbiano contribuito in alcun modo al decesso.
Come riportato da CNN, analisi del genere richiedono molte settimane; la squadra omicidi, chiamata come da prassi sulla scena, ha comunque escluso la possibilità che la morte di Matthew Perry sia sopravvenuta in conseguenza di un reato; in casa di Perry, al momento del ritrovamento del corpo, sono state rinvenute varie boccette contenenti psicofarmaci, ma non è stata rilevata alcuna traccia di qualsivoglia sostanza illegale.
Un’ipotesi, quella della contaminazione letale tra farmaci come causa di morte, avanzata nelle scorse ore, da una fonte anonima, vicina a Lisa Kudrow, amica e collega di Perry in Friends; nella dichiarazione, raccolta dal britannico Daily Mail, si legge che “nessuno vorrebbe credere che i farmaci abbiano un ruolo fondamentale, ma tutti hanno pensato a questa possibilità; forse ha preso qualcosa che non va molto d’accordo con l’acqua calda (della jacuzzi)“.
Alle 16.07 del 28 ottobre, il 911 viene allertato telefonicamente per “un’operazione di salvataggio dall’acqua” presso la villa di Perry; alle 16.10 una pattuglia della polizia arriva sul posto e certifica l’avvio delle indagini su un decesso; l’attore, infatti, era stato trovato esanime nella sua vasca idromassaggio.