Matthew Perry ha affrontato per anni una lotta contro la dipendenza da alcool e oppiacei e nella sua autobiografia, pubblicata nel 2022, l’interprete di Chandler Bing in Friends ha anche ammesso di essere stato vicino alla morte nel 2018, a causa di una malattia, una perforazione del colon, ma di essere miracolosamente sopravvissuto, dopo due settimane di coma. Quest’ultimo però, non è stato l’unico problema di salute che Perry ha dovuto affrontare in vita.
I problemi, per il giovane attore, iniziano nel 1997, dopo un grave incidente durante una sessione di sci nautico; di lì a poco Perry avrebbe sviluppato una dipendenza dal Vicodin, un potente oppiaceo usato come antidolorifico, unito a un crescente abuso di alcool ; dopo un periodo di 28 giorni in una clinica riabilitativa in Minnesota, Perry riprende la sua vita normale, ma presto tutto torna come prima “All’inizio non volevo che la cosa [assumere droga e bere, ndr] rappresentasse un problema per me, ma sin da subito mi piacevano le sensazioni che provavo, e quindi ne volevo di più… ero fuori controllo e non stavo per niente bene“.
Nel 2000, Perry viene ricoverato per due settimane in ospedale a causa di una grave pancreatite, causata dall’abuso di alcool; nonostante questo, nulla sembra scuoterlo dal suo percorso autodistruttivo: in quel periodo, infatti, Perry si presenta sul set di Friends in condizioni psicofisiche spesso precarie; “Non sono mai andato sul set fatto, o ubriaco, ma avevo sempre sonno e tremavo; andare a lavorare con ancora addosso gli effetti di gigantesche sbronze, non era per niente facile, e lo era ancora di meno se il tuo scopo era far ridere; e nonostante tutto, nemmeno questo bastava per farmi smettere“.

In riferimento a quel periodo, l’attore ha più volte dichiarato di aver completamente rimosso dalla sua memoria tre intere stagioni di Friends: “Non ci stavo con la testa, e non mi ricordo molto bene alcuni anni… diciamo che ho un buco tra la terza e la sesta stagione“. All’apice della sua spirale di dipendenza, Perry arriva ad assumere 55 pillole di Vicodin al giorno, e a pesare 58 chili. Le continue fluttuazioni del suo aspetto fisico rispecchiavano, di volta in volta, le diverse fasi del suo travagliato percorso di sofferenza: “Si può tracciare la traiettoria delle mie dipendenze anche solo guardando le varie stagioni di Friends: se mi vedi magro, significa che mi facevo… se mi vedi sovrappeso, vuol dire che in quel periodo bevevo. Se ho il pizzetto, allora voleva dire che avevo preso delle pillole. Tante pillole.”
La drammatica parabola della vita di Perry tocca il punto più basso nel 2001; l’attore, mentre è a Dallas sul set del film Serving Sara, decide all’improvviso di tornare a Los Angeles e farsi ricoverare per tentare, una volta per tutte, di guarire: “Non saprei dire cos’è successo… sentivo cose che non riesco ad esprimere con le parole; ma non ho deciso di smettere perché volevo smettere: ho deciso di smettere perché temevo che il giorno dopo sarei morto; me la sono vista brutta, ma è stato meglio cosi; da quel momento in poi avrei fatto di tutto per stare meglio.”

Negli anni successivi, Perry sarebbe riuscito a tenere a bada i suoi demoni, anche se nell’autobiografia, ammette di essere stato in riabilitazione per un totale di 15 volte e di avere subito complessivamente 14 interventi chirurgici allo stomaco, per riparare i danni derivati dai suoi abusi. E proprio in seguito a una perforazione del colon, Perry nel 2018 fu ricoverato d’urgenza, salvandosi solo grazie all’ausilio della macchina cuore – polmone; dopo due settimane di coma, e un ricovero di cinque mesi, l’attore fu poi dimesso; per i successivi nove mesi avrebbe vissuto con un sacchetto per colostomia.
Nell’autobiografia, il racconto di quei concitati momenti in ospedale è sincero e toccante: “Al momento del ricovero, i dottori dissero che avevo il 2% di possibilità di uscire vivo da lì; mi hanno attaccato a una ECMO, un affare che respira al posto tuo; se arrivi lì, vuol dire che non ci sono più speranze; nessuno sopravvive, Quella sera, altre quattro persone oltre a me sono finite attaccate alla ECMO. Nessuna di loro è sopravvissuta. Io sì. Perché? Perché è toccato a me? Ci dev’essere una ragione“.
Matthew Perry è morto il 28 ottobre 2023 nella sua abitazione a Los Angeles, i soccorsi chiamati ad intervenire per un’emergenza, lo hanno trovato annegato nella sua jacuzzi.