Maya Hawke, giovane attrice figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke, nota ai più per la partecipazione a Stranger Things, ha rilevato, in un’intervista rilasciata al London Times, di essere, con molta probabilità, stata scelta per una parte secondaria in Once Upon A Time in Hollywood di Tarantino, sostanzialmente in quanto figlia d’arte, aggiungendo anche come il fatto di essere una nepo baby non rappresenti un problema.
All’epoca dell’uscita del film, Hawke era stata molto criticata per aver detto di aver sostenuto un provino per il ruolo che poi avrebbe ricoperto nel film, ovvero quello di Flowers, una seguace di Manson. A distanza di tempo, la giovane torna su quelle parole, spiegandosi: “Sì, è vero, ho fatto il provino, ma questo non toglie che io sia stata scelta per ragioni di nepotismo… perché è esattamente così che sono andate le cose. Credo che Tarantino volesse appositamente inserire nel film molti giovani virgulti di Hollywood“. Nella pellicola, compaiono infatti anche Margaret Qualley, figlia di Andie McDowell, e Rumer Willis, la cui madre è Demi Moore.
Interpellata sul fenomeno del nepotismo in generale, Hawke non fa sconti e non si nasconde dietro un dito, dichiarandosi fortunata e in pace con se stessa: “Per noi figli di famosi cos’è il “merito”? Ci sono tante persone che meriterebbero di fare la vita che faccio io, eppure non la fanno? Sì, sono d’accordo, ma a me sta bene la situazione in cui mi trovo.
Non mi merito di fare questa vita e la faccio comunque? Va bene così. Se io, non meritandola, non facessi questa vita, altri cosa ci guadagnerebbero? Niente. Quando ho iniziato, davanti a me avevo due strade, una delle quali era: cambiarmi nome, rifarmi il naso e mandare curriculum per i casting.
Riguardo alle critiche ricevute, aggiunge: “Quando ti trovi in una campana di vetro, che ti prendano in giro non è un problema; ho un rapporto splendido coi miei genitori, e questo rende del tutto superflua qualunque cosa la gente possa dire a riguardo. Mi sento molto fortunata“.
Di recente, Maya Hawke ha lavorato con la madre in The Kill Room, partecipando anche a Wildcat, biopic su Flannery O’Connor diretto dal padre.